Notiziario n. 1 del 2020
(aperto il 5 dicembre 2019)
Di seguito sommario e sintesi dei comunicati stampa e articoli, pervenuti in redazione, che saranno pubblicati in versione integrale nel notiziario n. 1-2020. Gli articoli, benché sintesi del testo completo, riportano il nome dell'autore o la fonte.
Il notiziario è stato chiuso il 31 marzo. Gli articoli che perverranno oltre tale data saranno pubblicati sul numero 2 del 2020.
In considerazione delle misure restrittive, non sappiamo quando il notiziario potrà essere spedito. Daremo comunicazione su questo sito, in questo articolo della data di spedizione.
Comunicazione della presidenza ANGET
Carissimi Soci,
a causa dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, viviamo un periodo delicatissimo della nostra esistenza e, come sempre accade in circostanze drammatiche e straordinarie per le dimensioni, viene messa a dura prova la nostra capacità di essere Nazione, compatti verso un unico obiettivo. I comportamenti "corretti" che ognuno di noi sta adottando indicano il rispetto verso gli Altri: ovvero ogni individuo è chiamato a sostenere il benessere e la salute di tutti. Per questo Vi invitiamo con energia a seguire le indicazioni delle Autorità, non sottovalutando le nostre responsabilità individuali. La nostra attenzione dovrà essere rivolta prioritariamente alle persone che risultano più fragili, per sostenerci a vicenda e arrivare a sconfiggere la pandemia "difendendo" così il lavoro degli operatori sanitari, delle Forze Armate, delle Forze dell' Ordine, dei Volontari e di chiunque si trovi in "prima linea". I Delegati, le Sezioni/Gruppi che annoverano soci già in attività a favore della Collettività, dovranno tenere costantemente aggiornata questa Presidenza sugli sviluppi delle attività intraprese, così come su eventuali soci che si trovino in gravi difficoltà sanitarie.
Ed a tutti Noi ed ai nostri Cari che Iddio ci Benedica!
In calce indirizzi e-mail della presidenza e della redazione che trovate anche nella sezione contatti.
www.angetpresidenza@libero.it
www.redazioneanget@gmail.com
Lettera aperta del presidente nazionale ANGET Carlo MITTONI
Cari Associati,
in questi momenti difficili che stiamo attraversando, imponendoci dei sacrifici, ho sentito il bisogno di scrivervi per far sentire la mia vicinanza a voi e alle vostre famiglie come Presidente, ma soprattutto come Uomo e Soldato.
Voglio condividere con tutti voi il ringraziamento per chi è in prima linea per la nostra salute e per il nostro sostentamento a rischio della sua vita ed integrità fisica.
Siamo tutti in prima fila, il rimanere a casa e il rispettare le regole è “consegna” fondamentale per arginare la diffusione del nemico virus.
Mi corre l’obbligo di dare merito e un immenso grazie ai colleghi della nostra associazione per ogni iniziativa di sostegno sociale che stanno portando avanti sul territorio.
Un pensiero commosso va alle vittime di questa epidemia e vi invito ad una preghiera nel ricordo delle stesse.
Vive in me la grande speranza che presto potremo tornare a condividere le attività associative augurandomi di poterle alimentare con nuove esperienze. Attendo le vostre proposte e i vostri progetti per poterli realizzare insieme.
E’ mia volontà dare una più incisiva presenza personale e di tutta la Presidenza nelle attività che avremo il piacere di condividere con l’esperienza di vita dovuta a questa situazione.
Carissimi soci, a voi tutti invio il mio incoraggiamento a trasmettere quelle positività di valori che condividiamo e sono alla base della nostra appartenenza all’ ANGET.
Un abbraccio a tutti.
Il Crocifisso miracoloso di San Marcello al Corso, presente in occasione della preghiera straordinaria di Papa Francesco sul sagrato della Basilica di San Pietro il 28 marzo.
L'impegno dell'Esercito Italiano nell'emergenza.
Febbraio-Marzo 2020.
L'Esercito sin dai primi giorni dell’emergenza "CoViD – 19" ha reso disponibili su tutto il territorio nazionale uomini, donne, mezzi e infrastrutture. Già agli inizi di febbraio il Comando Logistico dell’Esercito, ha reso possibile il soggiorno dei nostri connazionali rientrati dalla Cina, presso le infrastrutture della del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito (CSOE) nella Città Militare della Cecchignola, del policlinico militare "Celio" adeguatamente allestite per ospitare diversi nuclei familiari.
Oggi l’impegno della Forza Armata risulta molto più articolato e diversificato, a partire dal personale sanitario militare; al momento 200 unità tra medici e infermieri di ogni ordine e grado, sono stati inviati negli ospedali di Lodi, Bergamo, Alzano Lombardo (BG) e presso il Centro Ospedaliero Militare di Milano oltre ai presidi sanitari costituiti a Castelnuovo Bocca d’Adda, Somaglia, Codogno e Casalpusterlengo, per ridurre il carico di lavoro dei nosocomi civili della Regione Lombardia, oltre a Cuneo, a Troina in provincia di Enna e a Merlara in provincia di Padova. Si è lottato contro il tempo per allestire due ospedali da campo a Piacenza e Crema in provincia di Cremona.
Grazie all' intervento tempestivo del personale del 2° Rgt. Pontieri, del 10° Rgt. Guastatori e del 7° Rgt. Trasmissioni. Sono state rese disponibili infrastrutture, che garantiscono in tutta Italia una disponibilità di 3.480 posti letto, oltre a garantire la totale disponibilità dei trasporti su ruote.
Inoltre, su tutto il territorio nazionale gli oltre 7.000 militari dell’Operazione Strade Sicure a disposizione delle autorità prefettizie per il controllo del territorio e il rispetto delle misure di prevenzione emanate dal Governo, proseguono il loro lavoro in stretto coordinamento con le altre Forze di Polizia. Inoltre 72 Ufficiali di collegamento collaborano con 36 prefetture per una aderente attività di coordinamento nonché pronta capacità di risposta con le unità operative, logistiche e sanitarie dell’Esercito.
Al momento, un elicottero dell'Esercito è già intervenuto in concorso alla regione Piemonte, per il trasporto urgente di personale sanitario da Torino ad Alessandria, al fine di rafforzare le capacità di rianimazione e chirurgia. È stato inoltre messo a disposizione un nucleo elitrasportato con barella di biocontenimento “a pressione negativa” nella città di Rimini, per eventuali esigenze di trasporto di pazienti COVID-19 nell’area. Infine, al momento, circa 60 unità del Reggimento Genio Ferrovieri sono costantemente a disposizione per garantire il traffico sulla rete ferroviaria nazionale.
Dalla fine del mese di marzo, la Forza Armata ha già reso disponibile un piano di trasporti aereo e terrestre da integrare alle esigenze della Protezione Civile e accelerare su tutte le aree del Paese la distribuzione dei materiali acquisiti e stoccati. Per il piano di trasporto, sono stati approntati oltre 240 autocarri, tra cui 124 ACTL (Autocarro Tattico Logistico) e 115 APS (Autocarro a Pianale Scarrabile), questi ultimi dedicati al trasporto di containers; per quanto attiene al trasporto aereo l'aviazione dell'Esercito ha messo in campo 38 elicotteri di varia capacità di trasporto e 5 velivoli ad ala fissa che voleranno sui cieli italiani dislocati su differenti aeroporti o basi.
Nell'ambito delle attività volte a contenere e contrastare la diffusione del Covid 19, il 7° Reggimento Difesa CBRN "Cremona", già dall’inizio dell’emergenza, sta fornendo squadre altamente specializzate di difesa chimica biologica radiologica e nucleare, in supporto al trasporto in biocontenimento e alla decontaminazione di personale, mezzi, materiali e ambienti, in varie parti d’Italia e soprattutto in provincia di Bergamo dove coordinano e operano al fianco di squadre di specialisti russi.
L'OPINIONE
Per ottimizzare l’addestramento, ed essere pronti per le emergenze al massimo dell’efficienza operativa.
Benché rappresenti sicuramente una notevole acquisizione in termini di riordino della disciplina e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il D.Lgs. 81/2008 non manca di lasciare dietro di sé non poche lacune.
Ad oggi la materia si scontra infatti con le inevitabili necessità di adattamento alle mutevoli richieste del mondo del lavoro, che aprono uno scenario che vede la normativa attuale largamente insufficiente a soddisfare le esigenze che avanzeranno nella panoramica occupazionale dei prossimi anni ( già da tempo ci sono state grandi difficoltà, ad esempio,nell'organizzazione di grande eventi). In proposito, l’evoluzione del mercato va verso le nuove modalità di lavoro agile, che non possono essere ignorate in quanto trascinano con sé nuove opportunità ma, inevitabilmente, anche nuovi rischi. Il futuro della salute e sicurezza deve quindi necessariamente passare per un riassetto normativo, e laddove necessario un completamento, che sappia guardare criticamente alle innovazioni lavorative e si sappia adeguare al progresso della tecnica e del sistema sempre più coordinato dell' organizzazione delle attività, in particolare per le emergenze con le relative procedure. Si sono sviluppate, così, le consulenze Tecniche, nate a sostegno delle aziende e dei lavoratori in materia di prevenzione, con l' obiettivo di mettere a disposizione prodotti e approfondimenti normativi e tecnici sul rischio professionale, come passo decisivo per la prevenzione di infortuni e malattie professionali, a protezione dei lavoratori, senza perdere di vista l'obiettivo finale, un esaustivo riassetto normativo. Dette consulenze tecniche, CONTARP, Consulenza Tecnica Accertamento Rischio e Prevenzione Centrale, le troviamo presso gli Istituti Previdenziali, quali INPS, INAIL, ecc. ( tra l'altro con l'INPS l'anno scorso è stato siglato un protocollo d'intesa) Inoltre, una "altra strada" da dover assolutamente percorrere, specialmente per chi conduce attività in emergenza, è "l'istituto dell'interpello" presso l' Ispettorato Nazionale del Lavoro (I.N.L.), unica soluzione per ottenere l'adeguamento normativo. Inoltre, per sopperire in parte, ai tempi lunghi dell'addestramento ed in sicurezza, si potrebbero adottare l'uso di esoscheletri, già di largo uso nelle grandi industrie e società. In conclusione, con grande forza, bisogna tornare innanzi tutto a studiare, affidandosi agli elaborati grafici, sintetici e sinottici (da sempre in uso nelle F.A.), che rendono con facilità a tutti il percorso di sicurezza indicato nei progetti, nei procedimenti di impiego, nelle pubblicazioni. Inoltre, ma questo viene già fatto, applicare un attento protocollo sanitario associato ad una oculata preparazione fisica.
Gruppo Nazionale Guastatori del Genio
Padova - Prato della Valle, 1 dicembre 2019.
E' ormai consolidata tradizione, per quanti hanno prestato servizio nella specialità “Guastatori del Genio”, ritrovarsi in occasione della ricorrenza di Santa Barbara, per rinnovare quei sentimenti di stima, simpatia ed affetto, consolidati negli anni trascorsi insieme.
Quest'anno, grazie all'impegno di alcuni Soci del “Gruppo”, convinti ed intraprendenti, ci siamo dati appuntamento in Prato della Valle a Padova, città di cultura sacra e monumentale.
Oltre cento guastatori, con i loro familiari e con commilitoni minatori e pionieri, provenienti dal centro nord, si sono ritrovati, dopo trenta o quaranta anni, da quando, giovani ventenni, hanno indossato l'uniforme militare.
Erano militari di leva che hanno prestato servizio in Friuli Venezia Giulia nelle caserme “Giovanni Leccis”, “Pio Spaccamela”, “Giovanni Battista Berghinz” e “Monte Vodice”.
L'incontro ha avuto inizio con una toccante cerimonia eucaristica nella cripta della Basilica di Santa Giustina.
La tradizionale foto di gruppo sul sagrato della Basilica è stato il momento degli abbracci e preludio di altre intense emozioni, connesse alle cerimonie dell'Alzabandiera e degli Onori ai Caduti, svoltesi nel cortile interno della caserma “Oreste Salomone”, sede del Comando Forze Operative Nord.
Un grazie speciale è rivolto ai Guastatori intervenuti con i loro familiari per festeggiare la nostra Patrona.
A seguire, l’inquadramento storico artistico di Prato della Valle e della città di Padova, prima di ritrovarsi a rivivere “i ricordi” nel corso del rituale pranzo conviviale.
L'ultimo atto significativo, che ha concluso una giornata densa di forti emozioni, è stata la visita al Museo Storico della Terza Armata, scrupolosamente curato dall'Associazione “Amici del Museo della Terza Armata”.
Ci siamo salutati con la promessa di rinnovare l'incontro in altre città del Veneto.
Foto 1- Foto di gruppo
Foto 2- Autorità (da sinistra): Gen. Giuseppe Andriella (presidente del Gruppo Nazionale), il consigliere comunale Dott. Nereo Tiso, in rappresentanza del Sindaco di Padova, il Gen. B. Salvatore Carta (vice comandante delle Forze Operative Nord per le Infrastrutture)
Foto 3- Deposizione corona
Foto 4- Alzabandiera
Foto 5- Santa Messa
Delegazione Friuli Venezia Giulia
Redipuglia, 4 novembre 2019.
Il 4 novembre, una qualificata rappresentanza, guidata dal presidente del Gruppo Nazionale Guastatori e con il labaro della delegazione ha preso parte alla cerimonia nazionale a Redipuglia, nella giornata delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia.
Villa Santina, 4 novembre 2019.
Il 4 novembre, come ormai avviene da molti anni, il Sindaco di Villa Santina ha invitato il Delegato regionale a presenziare alla cerimonia per la giornata delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia. Era presente il Presidente della locale sezione Anget, un folto gruppo di cittadini e una rappresentanza delle scolaresche. Alcuni studenti hanno letto pensieri e poesie con riferimento alla Grande Guerra.
Sezione di Cisterna di Latina
Cisterna di Latina - Sabato 7 dicembre 2019
La Sezione ANGET “Cap. Alfonso VOLPI” di Cisterna di Latina ha festeggiato Santa Barbara, Patrona dell’Arma del Genio, e, con l’occasione, ha inaugurato la propria sede sociale.
Alla cerimonia hanno partecipato Autorità civili e militari, in particolare il sindaco di Cisterna di Latina, dott. Mauro CARTURAN, con il gonfalone della città, l’on. Domenico ROSSI, già sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano prima e sottosegretario alla Difesa poi, il Gen. B. Francesco BINDI, il comandante della Polizia Locale, Raoul DE MICHELIS, e il presidente nazionale dell’ANGET, Gen. C.A. (c.a.) Carlo MITTONI, con il Medagliere del Sodalizio. Erano rappresentate anche alcune Associazioni locali e le Sezioni ANGET di Roma Nord, Roma Sud e Anzio-Nettuno con le proprie bandiere.
Sezione di Como
Le attività della Sezione.
La sezione di Como è stata presente in novembre alla cerimonia in onore dei Caduti ed è poi intervenuta alla Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. E' seguita la partecipazione ad un raduno sezionale di ANA Como ed alla celebrazione della "Virgo Fidelis" da parte dell'Associazione Carabinieri.
La ricorrenza più importante, per la nostra Sezione, è stata la celebrazione in onore della nostra Patrona S.Barbara. La cerimonia è iniziata con alzabandiera nel giardino della sede e proseguita con la sfilata delle Autorità e delle altre Associazioni fino alla Chiesa di S.Fedele dove è stata celebrata la S. Messa. Al termine, l'omaggio alla reliquia della Santa che lì è custodita.
Durante il pranzo sociale, il socio Botta Martino è stato premiato per benemerenza con medaglia di bronzo e sono stati consegnati gli attestati di fedeltà all'Associazione.
La conclusione dell'anno ha visto la partecipazione della Sezione alla celebrazione della Madonna di Loreto (patrona degli aviatori) ed alla commemorazione della Battaglia di Montelungo (la prima battaglia combattuta dall'Esercito Italiano a fianco degli americani contro i tedeschi).
Sezione di Foggia
Foggia - 12 gennaio 2020.
Il giorno 12 gennaio 2020, presso il Parco Karol Wojtyla “Villa Comunale”, ha avuto luogo la cerimonia di scopertura di un busto commemorativo dedicato alla memoria dell’eroe foggiano Serg.Magg. Antonio Mendolicchio – Medaglia d’Oro al Valor Militare e Croce di Guerra al Valor Militare – (fronte Greco, Argirocastro 13-14 aprile 1941).
In un clima di mestizia suffragato da sentimenti di orgoglio e amor patrio si è provveduto a ricollocare il busto commemorativo, già eretto per volontà della Civica Amministrazione e trafugato circa due anni fa, alla presenza di due nipoti dell’eroe,del Sindaco, di Autorità Militari, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e delle Associazioni di Volontariato.
L’installazione realizzata dall’artista Matteo Mauro Cipriani, inaugurata ieri alla presenza delle istituzioni e dell’avv. Giuseppe Potenza, pronipote di Mendolicchio, è frutto dell’impegno delle associazioni Civitas, Konsumer Italia, Ansi, Protezione civile radio club Marconi e del consigliere comunale Pasquale Rignanese.
Il Serg. Magg. Antonio Mendolicchio
Arruolato volontario nella Scuola allievi sottufficiali di Casagiove il 14 marzo 1933. Raggiunto il grado di sergente, nel gennaio del 1934 veniva destinato al 93° reggimento di fanteria. Trattenuto in servizio, nel 1935 veniva destinato al XIII battaglione complementi speciali in partenza per l'Eritrea. Col grado di Sergente Maggiore, partecipò alla campagna di Etiopia e rientrò in Italia nell'ottobre del 1936. Nel 1939 partì per l'Albania, assegnato prima al Quartier Generale del XXVI Corpo d'Armata e, dal 28 ottobre 1940, al Quartier Generale dell'11^ Armata. Nel marzo 1941 fu trasferito al 47° fanteria della Divisione "Ferrara"
Motivazione della Medaglia d'oro
Volontario in ardita missione di guerra, assolveva il compito con impareggiabile slancio, fede e valore. Al comando della propria squadra, penetrato tra le linee avversarie, occupava saldamente un’importante posizione e vi resisteva per due giorni. Ferito gravemente al braccio sinistro fin dall’inizio della lotta, si fasciava da solo, rifiutando ogni soccorso. Caduto il proprio ufficiale, lo sostituiva nel comando e, quantunque circondato e ferito nuovamente in varie parti del corpo, rimaneva al suo posto di combattimento. All’alba, mentre i rinforzi sopraggiunti stavano per liberarlo dalla stretta nemica, una bomba gli recideva una gamba. Per nulla scosso nella sua fede di soldato, incitava i dipendenti alla difesa ed erettosi sull’unica gamba, impartiva ordini, come prima, con impareggiabile energia e sprezzo della morte ormai sicura. Avuto il petto squarciato da una raffica di mitragliatrice, si abbatteva al suolo, inviando alla Patria lontana il suo estremo saluto, pago di donarle la vita. Quota 350 del Km. 21 rotabile di Argirocastro (Fronte greco), 13 - 14 aprile 1941.
Sezione di Nogara
Nogara, 1 Dicembre 2019.
Domenica 01 Dicembre 2019 abbiamo celebrato la festa di Santa Barbara.
Hanno partecipato oltre 80 angettini/e con le loro famiglie.
La giornata è iniziata con la Santa Messa alle ore 11:00, durante la quale il Parroco ha evidenziato la nostra costante devozione verso la patrona Santa Barbara.
Alle ore 13.00 pranzo sociale nella sede Anget durante il quale il presidente ha ringraziato tutte le persone presenti, in modo particolare il sindaco Flavio Pasini, il delegato regionale Gen. Felice Cofini, il Gen. Antonio Laoci e signora, il presidente Anget di San Bonifacio cav. uff. Lorenzo Brentonego e soci, il presidente Anget di Legnago cav. Giuseppe Giammarino e soci.
Camino al Tagliamento.
La Sezione di Sacile ha organizzato una visita alla ditta “Organi Zanin”, la più antica fabbrica di organi italiana, le cui creazioni arricchiscono chiese e auditori di tutto il mondo. Il titolare, Grand’Ufficiale Gustavo Zanin, capo nucleo di Codroipo della sezione di Udine dell’Anget, ha accolto gli amici illustrando l’attività di alto artigianato dell’impresa.
La ditta Francesco Zanin di Gustavo Zanin fu fondata a Camino al Tagliamento nel 1827 da Valentino. Opera numerosi restauri e realizza i suoi nuovi strumenti nel solco della tradizione organaria veneziana settecentesca.
E' la più antica bottega d' organi in attività in Italia, dove si tramanda l' arte e la passione per la musica ininterrottamente di padre in figlio ed è giunta ora alla settima generazione.
Francesco Zanin cura dal 1978 la progettazione degli strumenti e la loro armonizzazione, affiancato in questo ruolo dal figlio Carlo.
Sezione di San Vito al Tagliamento
San Vito al Tagliamento, 13 settembre 2019.
Il 13 settembre la sezione ha tenuto l’annuale incontro dei soci. Il Presidente, alla presenza anche del Delegato regionale, ha tenuto una breve allocuzione, ricordando quanto fatto nel corso dell’anno. Ha consegnato alcuni attestati di benemerenza e, nell’occasione, è stato festeggiato il compleanno di uno dei collaboratori più fedeli.
Sezione di Torino
Torino, 2 febbraio 2020.
In Torino, a ricordo dei Militari caduti e dispersi sul fronte russo, è stato commemorato il loro sacrificio, innanzi alla lapide a loro dedicata.
In occasione del 77° anniversario della Battaglia di Nikolajewka, la sezione ANGET "Pietro Micca" di Torino ha redatto un documento contenente richiami al fatto storico, e alcune note sulla cerimonia di commemorazione.
Torino, 6 febbraio 2020.
Per suggellare solennemente il Centenario della costituzione della sezione A.N.A. di Torino "La Veja", il 6 Febbraio 2020, un numeroso gruppo di “Penne”, Sindaci di Comuni Piemontesi, Autorità Civili e Militari,si sono radunati di fronte allo stabile di Via G.L.Lagrange 7 per la cerimonia di scoprimento della Targa dei 100 anni dalla fondazione.
Sezione di Trani
Trani, 4 dicembre 2019.
In occasione dell'annuale festa di Santa Barbara, è tradizione dei Soci della Sezione ANGET di Trani ritrovarsi a festeggiare solennemente la loro Patrona. La ricorrenza è stata celebrata nel Santuario della Madonna di Fatima a Trani. Il presidente 1° Mar. Lgt. Leonardo Leonetti, il direttivo e tanti soci, in questa particolare giornata, hanno voluto ricordare i Genieri Caduti in Guerra e nelle Missioni di Pace.
La celebrazione si è articolata in due momenti: il primo ha avuto luogo nella Caserma “A. LOLLI GHETTI”, sede del 9° Reggimento Fanteria “BARI”, ove il Presidente della Sezione ANGET e il Ten. Col. Andrea Bartucci, in rappresentanza del 9° Rgt.f. “BARI”, hanno deposto una corona d’alloro in memoria dei Caduti in Guerra e nelle Missioni di Pace; il secondo, presso il Santuario della Madonna di Fatima dove è stata celebrata la liturgia, presieduta dal parroco Padre Carlo Diaferia.
Sezione di Udine
San Mauro di Premariacco, 29 settembre 2019.
Domenica 29 settembre si è svolta la cerimonia in onore dell’Arcangelo Gabriele Patrono delle Trasmissioni, nell’ambito della “Giornata tra noi” abituale manifestazione annuale della sezione, nella quale vengono anche ricordati i soci defunti. Erano presenti qualificate rappresentanze con bandiere di alcune delle Sezioni friulane.
Udine, 8 dicembre 2019.
Domenica 8 dicembre la sezione ha solennizzato Santa Barbara partecipando ad una cerimonia assieme alle sezioni udinesi delle Associazioni Marinai e Artiglieri. Presso il monumento ai Marinai, alla presenza del gonfalone della città di Udine, decorato di M.O.V.M., è stata effettuata l’Alzabandiera e sono stati resi gli onori ai Caduti. Una breve allocuzione del presidente Anget di Udine ha chiuso la cerimonia. La giornata è proseguita con la celebrazione della Santa Messa.
Sezione di Varallo Pombia
Varallo Pombia, 8 dicembre 2019
Nel corso della cerimonia in onore della patrona dell'Arma del Genio, Santa Barbara, tenutasi a Varallo Pombia (NO) l'8 dicembre 2019, sono state conferite medaglie di bronzo e di argento a quattro soci, quale premiazione per il loro impegno e per la collaborazione prestata a favore dell'ANGET di Varallo Pombia. Il presidente regionale avv. Mauro Rubat Ors ha consegnato personalmente gli attestati ai soci premiati, affiancato dal presidente della sezione sig. Franco Milanese, dal sindaco del Comune di Varallo Pombia sig. Pilone e dal parroco don Fausto Giromini.
Sezione di Ventimiglia
L'Associazione Genieri e Trasmettitori di Ventimiglia, presieduta dal Col. Riccardo Lanteri, ha totalizzato nel 2019 ben 42 partecipazioni a varie manifestazioni con propri Soci.
Apprezzando questo bilancio positivo, nel corso di un incontro di Sezione, il Col Lanteri ha dato appuntamento per la Festa del Tricolore in programma a Vallecrosia venerdì 10 gennaio 2020.
Sezione di Villa Santina
Enemonzo, 10 novembre 2019.
Domenica 10 novembre la sezione ha tenuto l’annuale manifestazione, con l’incontro dei soci e in onore di Santa Barbara. Nella suggestiva cornice del comune di Enemonzo e con la partecipazione dei sindaci di Villa Santina, Enemonzo e Raveo, dopo la celebrazione della Santa Messa, sono stati resi gli onori ai Caduti. Il presidente della sezione cav. Osvaldo Polonia ha tenuto una breve allocuzione e ricordato i soci defunti.
Sezione di Villa Vicentina
I genieri della sezione ANGeT di Villa Vicentina, tenuto conto della peculiarità della sezione e per venire incontro alle esigenze dei soci, quest’anno hanno ringraziato la Santa protettrice in diverse località e con altri genieri. Altri singoli soci hanno partecipato alle cerimonie vicino al luogo di residenza. E’ stata un’esperienza diversa ma molto interessante che ha unito soci di diverse sezioni ma con lo stesso spirito di Geniere.
Di seguito alcune attività:
Padova, 1 dicembre 2019.
Il giorno 1 Dicembre, alcuni soci guidati dal geniere Bottaro, si sono incontrati a Padova con il gruppo guastatori.
Torino, 1 dicembre 2019.
Il socio Macrì ha partecipato al raduno dei Babbi Natale presso l’ospedale infantile “Regina Margherita “ a Torino.
Udine, 8 dicembre 2019.
Un nucleo della sezione Anget di Villa Vicentina ha partecipato alla cerimonia in piazzale Chiavris a Udine con i soci della sezione locale.
Sezione di Vittorio Veneto
La Sezione ANGET “ P. BOLZAN “ di Vittorio Veneto, si è riunita il 1 dicembre, in occasione per festeggiare la Nostra Patrona Santa Barbara.
.La celebrazione è iniziata con la Santa Messa alla quale è seguita una breve cerimonia commemorativa presso il monumento dei Caduti di tutte le Guerre, in Piazza Fiume, San Giacomo di Veglia di Vittorio Veneto.
Successivamente si è tenuto il pranzo sociale presso un ristorante della zona, durante il quale si è svolto il Tesseramento e l' Assemblea Ordinaria Annuale dei Soci. Il Presidente, Angelo Piccin ha relazionato sull'attività svolta dalla Sezione, durante l'anno 2019 e presentato il programma, particolarmente nutrito, previsto per il 2020.
Di seguito altre attività:
- il 28 dicembre 2019 manifestazione presso il Cimitero cittadino di Ceneda per ricordare i molteplici Medagliati della Grande Guerra, che in quel Luogo riposano, e di tutte le Guerre in particolar modo Alessandro Tandura, M.O.V.M., nella ricorrenza della sua morte e primo paracadutista della Storia mondiale;
- il 7 gennaio 2020 cerimonia presso il Sacrario delle Bandiere per i 223 anni della nascita del Tricolore.
- il 17 gennaio 2020 cerimonia in Piazza del Popolo a Vittorio Veneto per ricordare la Giornata dell' Unità Nazionale, della Costituzione, dell' Inno e della Bandiera;
- il 26 gennaio 2020 cerimonia con Santa Messa presso la Chiesa di Sant'Andrea di Vittorio Veneto per il 77° anniversario della Battaglia di Nikolaewka e 75° anniversario di commemorazione della Giornata del Ricordo e della Memoria.
2° rgt genio guastatori alpino
Trento, 12 dicembre 2019.
Una lezione dell’Ateneo trentino in Caserma Cesare Battisti, sede del 2° reggimento genio guastatori alpini.
L’Esercito Italiano e l’Università degli Studi di Trento hanno condotto congiuntamente una lezione su Cesare Battisti, sviluppandone la figura di geografo-cartografo e militare alpino. Il Prefetto Sandro Lombardi, Commissario del Governo di Trento, ha presenziato insieme ad altre Autorità locali, al quarto appuntamento promosso dal Dipartimento di Lettere e Filosofia, nello specifico dalla professoressa Elena Dai Prà quale docente di Geografia presso l’Ateneo cittadino, in sinergia con il 2° reggimento genio guastatori della Brigata Alpina JULIA, quindi il decano dello stesso dipartimento dell’Ateneo, professor Paolo Gatti, ha portato il saluto del Rettore. Un centinaio gli studenti frequentanti il corso di Geografia storica, hanno partecipato all’evento dedicato all’Eroe e Martire del 1^ Conflitto Mondiale, proprio nella caserma dedicata al celebre Tenente degli Alpini.
La lezione, dal taglio congressuale, ha visto interventi provenienti da docenti convenuti da altri Atenei Italiani, ma in particolare il Generale di Divisione Pietro Tornabene, Comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, ha aperto la sessione con la presentazione dell’Ente alle proprie dipendenze, congiungendo la parte militare e la necessità nell’uso civile delle carte topografiche; è stato poi il Professor Cantile, direttore del Museo dello stesso Comando, a percorrere un excursus sulla produzione cartografica storica dell’Istituto, eseguita da Cesare Battisti sul territorio trentino. La Professoressa Conti, docente all’Università degli Studi della Campania, ha sviluppato la toponomastica inerente all’argomento. Il Generale di Brigata Stefano Basset, già direttore del Museo Nazionale Storico degli Alpini al Doss Trento, ha dunque descritto il Battisti militare nella compagine storica della Prima Guerra Mondiale, spiegandone le gesta eroiche, il martirio per la Patria e la motivazione della medaglia d’Oro al Valor Militare, testimonianza avvalorata dalle numerose Associazioni Combattentistiche e d’Arma trentine presenti. Il magistrale ruolo della Professoressa Dai Prà è stato quello di connettere le varie argomentazioni che costellano la galassia “Battisti”, ovvero tutte le sfaccettature di un personaggio dell’epoca, veramente poliedrico sul piano della cultura, politica, mondo civile e militare.
foto 2 - Intervento del Commissario del Governo di Trento
foto 3 - Intervento del Commissario del Governo di Trento
foto 4 - Intervento del Generale di Divisione Pietro Tornabene, comandante dell'Istituto Geografico Militare.
foto 5 - Intervento del relatore Professor Cantile
foto 6 - intervento della Professoressa Elena Dai Prà
Roma, 16 dicembre 2019.
Roma, cambio al vertice di "Strade Sicure". La brigata alpina "Julia" cede il comando alla brigata "Garibaldi".
In sei mesi di attività il Raggruppamento Lazio Abruzzo ha identificato quasi 4 mila persone, effettuato più di 300 interventi di ordine pubblico, quasi 20 kg di sostanze stupefacenti sequestrate, una trentina tra arresti per diverse tipologie di reato e denunce a piede libero, ma anche centinaia di interventi in soccorso di cittadini e turisti colti da malore o vittime di incidenti stradali: questi sono i numeri dell'operazione “Strade sicure” sotto il comando della Brigata “JULIA”. Più di duemila uomini e donne dell'Esercito impegnati a garantire giornalmente la sicurezza di 157 siti ed obiettivi sensibili, presenti in maggioranza nella capitale. Stazioni ferroviarie e metropolitane, ambasciate, luoghi di culto – tra i quali rientrano alcuni presidi nelle vicinanze della Città del Vaticano e delle basiliche papali – siti turistici e di interesse storico della città di Roma (12 dei quali dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità), porti ed aeroporti, centri di accoglienza, campi nomadi e l'impianto di trattamento e smaltimento rifiuti di Rocca Cencia, nella periferia Est della capitale.
La Brigata “JULIA” ha ceduto la guida del Raggruppamento “Lazio Abruzzo” ai bersaglieri della Brigata “GARIBALDI”. Il passaggio di consegne tra il comandante della Brigata “JULIA”, il generale Alberto Vezzoli, e il comandante della Brigata “GARIBALDI”, il generale Domenico Ciotti, è avvenuto nella caserma “Gandin”, quartier generale del raggruppamento.
L'operato della Brigata “JULIA”, caratterizzato da una rimodulazione delle attività dinamiche, da una razionalizzazione dei servizi e dei mezzi impiegati, è stato elogiato dal comandante delle Forze operative sud, generale di corpo d’armata Rosario Castellano. “la Julia ha ottenuto dei risultati eccezionali in supporto alle forze di Polizia, riconosciuti non solo da parte delle autorità militari ma anche, e soprattutto, da quelle civili ricevendo il plauso della comunità romana”.
Trento, 16 dicembre 2019.
Il 2° rgt genio guastatori nella bonifica occasionale del territorio da residuati bellici esplosivi del 2019.
E’ tempo di consuntivi anche per gli Artificieri dell’Esercito Italiano ed in particolare per gli specialisti del 2° reggimento genio guastatori alpini di Trento che, da tempo, garantisce l’incolumità della cittadinanza, in coordinamento con L’Ufficio COCIM (Cooperazione Civile-Militare) del Comando Truppe Alpine ed i Commissariati del Governo di Bolzano e Trento.
Sono oltre 130 gli ordigni neutralizzati in regione nel corso del 2019 dagli stessi guastatori della Brigata Alpina JULIA, senza considerare il sito di Varna (BZ) che ha visto portare alla luce migliaia di bombe da fucile del primo Conflitto Mondiale anche quest’anno e dove le operazioni sono condotte in sinergia con la Marina Militare, che interviene con i nuclei di palombari dello SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi). Da ricordare anche la “Operazione Zentrum” risolta in 2 settimane, con la preparazione del barricamento di protezione ed il disinnesco di una bomba d’aereo del peso di 500 libbre, rinvenuta a Bolzano Centro nel mese di ottobre.
Anche durante le Festività Natalizie rimane valida l’informativa verso la popolazione tutta, ovvero di prestare attenzione per qualsiasi rinvenimento casuale di residuati bellici esplosivi: non toccare e non rimuovere assolutamente i manufatti, ovunque essi siano posizionati ma, informare immediatamente le Forze dell’Ordine locali che procederanno ad attivare tutta la prassi necessaria per preservare i cittadini dai pericoli derivanti.
Bolzano, 21 gennaio 2020.
Gli artificieri dell’Esercito del 2° rgt genio guastatori nel post operazione "Zentrum".
L’Operazione ZENTRUM, disinnesco di bomba d’aereo presso Bolzano dello scorso ottobre, porta ancora risvolti positivi agli artificieri dell’Esercito Italiano, appartenenti al 2° reggimento genio guastatori alpini di Trento, che hanno voluto ricambiare il favore di un caffè offerto gentilmente da una Signora del luogo, proprio nel sito dell’attività. Con un gesto apparentemente semplice ma in realtà molto gradito, in periodo di operazione in sito, la cortese Signora aveva simboleggiato tutta l’ammirazione e l’attenzione, da parte della popolazione, verso i guastatori della Brigata Alpina JULIA, impegnati per salvaguardare il centro cittadino dall’imminente problema di un grosso residuato esplosivo, del secondo conflitto mondiale, affiorato improvvisamente in un cantiere di sottoservizi.
La Signora, ringraziando il Comandante del reggimento, Colonnello Gaetano Celestre, per il dono del libro del reggimento e del calendario dell’Esercito 2020, ha sottolineato il suo apprezzamento particolare e costante verso le Istituzioni, le Forze Armate ed i Corpi dello Stato, che quotidianamente si adoperano per la salvaguardia dei cittadini. In particolare è emersa l’importanza della bonifica occasionale del territorio da residuati bellici esplosivi e l’informativa verso la popolazione delle norme basiche di comportamento in caso di ritrovamento.
Si è trattato, in sostanza, di un’occasione per i rappresentanti della Forza Armata di ringraziare direttamente la popolazione per la vicinanza dimostrata e la collaborazione con le Autorità Locali. Grazie al coordinamento del Comando Truppe Alpine, l'emergenza sul territorio è stata risolta nel tempo di due settimane dal rinvenimento e conclusa con lo smantellamento del barricamento protettivo, posto in opera per la sicurezza del caso, per l’immediato totale ripristino del nodo viario cittadino e del cuore pulsante della vita sociale ed economica del capoluogo Alto Atesino.
Un momento anche per avvalorare l’importanza di fare team e spirito di corpo che emerge, a maggior ragione, negli Artificieri dell’Esercito Italiano, quotidianamente impiegati in questo mestiere, ma allo stesso tempo non scontato, con la necessità di operare con umiltà e di non cadere nella routine ma di conservare sempre la giusta attenzione che porta a considerare ogni ordigno come un caso a parte, ed ogni giorno, dunque, si trasforma in un’esperienza nuova da non trascurare minimamente.
Trento, 2 febbraio 2020.
Il 2° reggimento genio guastatori alpini neutralizza una bomba d’aereo da 500 libbre nei pressi di Trento.
L’Esercito Italiano in cooperazione con le Istituzioni Locali ha terminato con successo il disinnesco della bomba d’aereo a Romagnano (TN), un ordigno inglese da 500 libbre risalente al secondo conflitto mondiale e rinvenuto nella costa boscosa sovrastante l’abitato. Si è trattato del terzo manufatto esplosivo similare ritrovato negli ultimi anni nel trentino.
Una immediata ricognizione e messa in sicurezza del sito di ritrovamento, da parte degli artificieri appartenenti al 2° reggimento genio guastatori alpini di Trento insieme alle Forze dell’Ordine Locali, aveva permesso di attivare immediatamente i primi provvedimenti di contingenza per la salvaguardia della cittadinanza e dunque proseguire con un accurato coordinamento e pianificazione dell’Operazione “Romagnano” da parte del Commissariato del Governo, del Comune di Trento e del Comando Truppe Alpine, per giungere dunque alla data dell’intervento stabilita per domenica 2 febbraio. Il Commissariato del Governo ha quindi adottato una serie di misure di sicurezza, necessarie a garantire l’incolumità della popolazione locale ed il preciso svolgimento delle operazioni di evacuazione dagli abitati interessati.
Circa 1800 i cittadini evacuati per le 08:30, ma che in breve tempo sono riusciti a rientrare alle loro case, grazie alla celere azione congiunta degli stessi guastatori della Brigata Alpina JULIA, alla cornice di sicurezza garantita dalle Forze dell’Ordine, agli assetti antincedio dei Vigili del Fuoco ed agli assetti medici della Corpo Volontario Militare della Croce Rossa. Alle ore 09:00, infatti, sono iniziate le fasi di despolettamento della bomba, delicata estrazione degli organi innescanti, per terminare alle ore10:10.
Un’operazione che ha visto gli artificieri e tutti gli specialisti del 2° reggimento genio guastatori alpini esprimersi al meglio alla neutralizzazione del grosso manufatto in ambiente montano difficoltoso nell’approccio tecnico: gli operatori di attrezzature speciali che hanno apprestato i siti di attività, gli esperti responsabili del movimento in montagna, i fabbri del genio che hanno approntato una slitta apposita dedicata alla calata del corpo bomba, privo di inneschi, lungo il pendio scosceso e quindi procede a trasporto e distruzione definitiva dell’ordigno presso la Cava “CHIZZOLA” nel Comune di Ala (TN), sito idoneo messo a disposizione dalle Autorità Locali.
Trento, 09 marzo 2020. 2° rgt guastatori alpini.
Esercito italiano e Associazione Vittime Civili di Guerra insieme per spiegare i rischi derivanti dai residuati bellici esplosivi ritrovati occasionalmente.
Gli specialisti dell’Esercito Italiano del 2° rgt guastatori alpini continuano a cooperare in Trentino con l’ Associazione Vittime Civili di Guerra (ANVCG) per sensibilizzare gli studenti delle scuole secondarie sui pericolosi rischi indotti da comportamenti inconsapevoli, sprovveduti o azzardati verso residuati bellici esplosivi, occasionalmente rinvenuti sul territorio. Gli artificieri del 2° reggimento genio guastatori di Trento, nel mese scorso, hanno affiancato la locale sezione ANVCG: Venerdì 7 febbraio presso l’Istituto di Istruzione Martino Martini di Mezzolombardo (TN) e mercoledì 12 presso il cittadino Liceo Scientifico Galileo Galilei. Con lezioni dedicate, hanno spiegato le particolarità degli ordigni, risalenti al Primo e Secondo Conflitto Mondiale, che ancora si possono ritrovare nelle aree del trentino e sottolineandone la pericolosità o letalità, che ancora celano tali manufatti, apparentemente vetusti e spesso in pessime condizioni.
Questi appuntamenti didattici sono meglio definiti laboratori del Progetto “De-Activate”, un nobile protocollo generato dall’ANVCG con il MIUR, in cooperazione col Ministero degli Interni e lo Stato Maggiore Esercito.
Durante queste informative, dirette in particolare ai giovani, è stata evidenziata la necessità di segnalare immediatamente, alle Forze dell’Ordine presenti in loco, tali ordigni rinvenuti casualmente durante passeggiate nei boschi, nei monti, oppure a seguito di lavori agricoli, in cantieri stradali, edili o di sottoservizi.
E’ stata illustrata la dinamica secondo la quale le Prefetture di competenza sul territorio, sollecitano l’intervento dell’Esercito Italiano. In particolare, nella Provincia di Trento, tutto avviene mediante il Commissariato del Governo ed il Comando delle Truppe Alpine di Bolzano che coordinano e pianificano le operazioni sul territorio, con il successivo intervento tecnico risolutivo degli stessi genieri qualificati appartenenti alla Brigata Alpina “JULIA”.
La ANVCG annovera, tra i propri relatori, sia personale che proviene dall’Associazione Nazionale Alpini, sia da Forze Armate e Corpi dello Stato, offrendo così alle platee di giovani ascoltatori una poliedrica e valida carrellata di argomenti aderenti al tema della pericolosità degli ordigni, che spazia dalla storia locale e globale delle due Guerre Mondiali, all’argomentazione legale afferente alla detenzione e al ritrovamento di ordigni bellici esplosivi.
I relatori del 2° reggimento genio gustatori alpini hanno impostato l’informativa facendo leva sulle ingannevoli impressioni che spesso un manufatto bellico di 70 o 100 anni, spesso deformato o vistosamente arrugginito per le condizioni ambientali e climatiche subite, possa apparentemente rappresentare; infatti la sua destinazione d’uso rimane sempre tale ed anzi, i componenti meccanici e chimico-esplosivi contenuti, talvolta seriamente compromessi, possono peggiorarne notevolmente la reazione e la sensibilità ad una causa esterna diretta.
Un capitolo particolare, inoltre, è stato dedicato alle bombe d’aereo, ordigni molto potenti che per il loro disinnesco richiedono operazioni complesse e molto articolate, con aree di evacuazione comprese nell’ordine di qualche chilometro. In queste situazioni la macchina della Protezione Civile viene espressa ed applicata direttamente da tutte le Istituzioni Locali, Corpi dello Stato, Forze dell’Ordine ed assetti emergenziali, per gestire e prevenire i disagi che la popolazione potrebbe subire durante tutte le fasi d’operazione.
L’esempio pratico è stato rappresentato direttamente dai volontari dei Nuclei di Volontariato Alpino (Nu.Vo.La. )dell’Associazione Nazionale Alpini di Trento, nuclei specializzati che si occupano prontamente della logistica, allestendo aree per ospitare gli sfollati ed organizzano il vettovagliamento necessario anche per tutta l’organizzazione, come ad esempio nelle recente Operazione di disinnesco a Romagnano.
Da queste interessanti sessioni sul pericolo esplosivo e sui rischi derivanti, emerge come illustrare ai cittadini degli esempi di residuati bellici sia un dovere, tanto quanto il neutralizzare l’ordigno stesso da parte degli artificieri dell’Esercito Italiano e, dunque, la prevenzione sia un passo necessario dedicato a preservare l’incolumità della cittadinanza, tanto nel sensibilizzarla sulle procedure da osservare, quanto nel potenziarne la capacità di poter presumere la presenza di un ordigno, riconoscendone le svariate forme, colori e dimensioni.
4° rgt genio guastatori. Btg. "Simeto"
Palermo, 10 gennaio 2020.
4° Reggimento Genio Guastatori, cambia il Comandante del Battaglione “Simeto”
Nel corso di una sobria cerimonia svoltasi nella Caserma “Ciro Scianna” in Palermo, è avvenuto il cambio di Comandante del battaglione Genio Guastatori “Simeto” tra il cedente, Ten. Col. Pasquale Mannino, ed il Ten. Col. Giovanni Lo Porto.
Il Ten. Col. Pasquale Mannino, nel suo discorso di commiato al Battaglione schierato in armi, ha voluto ringraziare i Guastatori, uomini e donne, per la tenacia e lo spirito di servizio che ha reso possibile l’esito positivo di tutte le attività operative e addestrative in cui si sono cimentati.
Il battaglione Simeto, al comando del Ten. Col. Mannino, è stato impiegato per oltre sei mesi in Libano nell’ambito dell’Operazione “Leonte”, distinguendosi per i risultati ottenuti nel delicato contesto operativo.
Il comandante del 4° Reggimento Genio Guastatori, il Colonnello Antonio Sottile, alle cui dipendenze è il battaglione “Simeto”, durante la sua allocuzione conclusiva ha voluto, tra l’altro, evidenziare i notevoli traguardi conseguiti dal reparto sotto il comando del Ten. Col. Mannino, augurando altresì pari successi al subentrante Ten. Col. Giovanni Lo Porto proveniente dal Comando Militare Esercito Emilia Romagna.
5° rgt genio guastatori.
Macomer, 7 febbraio 2020.
I soldati sardi del 5° genio. Al circolo della caserma "Bechi Luserna" di Macomer il racconto di un secolo di storia
“Il 5° reggimento genio, da minatori a guastatori”.
È questo il titolo di una conferenza di carattere storico-militare organizzata nei locali del circolo della caserma “Bechi Luserna” di Macomer, sede del 5° reggimento genio guastatori della Brigata "Sassari".
Ad aprire i lavori è stato il comandante di reggimento, colonnello Pietro Romano, che ha illustrato alla platea i temi della conferenza, alla presenza del prefetto di Nuoro Anna Aida Bruzzese.
Il comandante ha rivolto un particolare ringraziamento al vicesindaco di Macomer, Rossana Ledda, per il supporto fornito dall'amministrazione comunale all'organizzazione dell'evento.
Il colonnello Romano ha dato il benvenuto ad Andrea Cecchellero, sindaco di Posina, comune del vicentino sul cui territorio fu realizzata la famosa “Strada delle 52 gallerie” del monte Pasubio sulle Piccole Dolomiti.
Giorgio Madeddu, consigliere di presidenza dell'Associazione Mineraria Sarda, ha parlato del valore dimostrato dai sardi in guerra ed ha illustrato alcune fotografie storiche tratte da un album fotografico originale di un Kaiserjager, un reggimento di fanteria dell'esercito austro ungarico dislocato in Veneto.
La parola è passata a Roberto Titoni, membro dell'Associazione Combattenti e Reduci di Iglesias, che ha letto una lettera del comandante del plotone autonomo minatori sardi del 5° reggimento.
Quindi, l'intervento del sindaco di Posina Andrea Cechellero.
"Durante il Primo conflitto mondiale", ha spiegato Cechellero, "il Monte Pasubio è stato lo scenario in cui l'Esercito ha combattuto una dura e logorante guerra di posizione".
La costruzione di un complesso sistema di corridoi e gallerie di oltre 6 chilometri ad opera della 33^ compagnia minatori e del plotone autonomo minatori sardi del 5° reggimento genio, ha giocato infatti un ruolo fondamentale per consentire i rifornimenti delle truppe al fronte e per la tenuta delle posizioni italiane.
Con questa motivazione, lo scorso 30 dicembre, riconoscendo il sacrificio e l'abnegazione dei soldati del reggimento, in prevalenza sardi, e in segno di vicinanza e amicizia, il consiglio comunale di Posina ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria al 5° reggimento genio guastatori, ricostituitosi in Sardegna nel 2003.
La conferenza è proseguita con l'intervento del professor Giorgio Pellegrini, storico dell’arte, ex docente di Storia dell’architettura e dell’arte contemporanea presso l’ateneo cagliaritano, già assessore alla cultura del comune di Cagliari e autore di numerose pubblicazioni di carattere storico-militare.
Pellegrini ha focalizzato l'attenzione sulla memoria dei genieri minatori sardi, accompagnando il pubblico alla scoperta di una pagina importante ma ancora oscura della tradizione militare isolana.
La guerra sotterranea condotta da giovani minatori sul Monte Sief e sul Col di Lana, alle pendici delle Dolomiti, ha interessato e certamente inorgoglito i convenuti, tra i quali una nutrita rappresentanza di guastatori sassarini, ideali continuatori di questa straordinaria vicenda militare.
Il tenente colonnello Pasquale Orecchioni, direttore del Museo Storico della Brigata "Sassari", ha invece posto l'accento sulle gesta dei soldati della Brigata "Sassari", dalle imprese che li hanno visti protagonisti indiscussi nel Primo conflitto mondiale al professionale contributo nelle operazioni in patria e nelle missioni di pace all'estero in cui l'Esercito opera complessivamente con circa 10.600 militari.
Giuliano Chirra, autore di numerosi libri sulla Brigata "Sassari" tra cui “Mortos in sas Africas: i soldati sardi caduti sui fronti africani e nel mare Mediterraneo: 10 Giugno 1940 – 13 Maggio 1943”, si è soffermato sulle gesta dei soldati sardi impegnati sui fronti africani durante la Seconda guerra mondiale, presentando alla platea fotografie e documenti donati dai discendenti dei soldati caduti, a testimonianza della ricchezza della microstoria delle comunità locali sarde, un patrimonio immateriale di valore inestimabile.
Il colonnello Romano ha infine ripercorso le tappe storiche del reggimento, dalla sua costituzione ai nostri giorni, illustrandone i compiti, le capacità espresse e gli attuali impegni nazionali ed internazionali.
Al termine della conferenza, il coro tradizionale a tenores, Su Contzertu de Abbasanta, ha cantato "Dimonios", l’inno della Brigata "Sassari".
Viva soddisfazione è stata espressa dal prefetto di Nuoro per l’organizzazione dell’evento di divulgazione promosso dal reggimento, certamente utile a conoscerne la storia e a collocare le preziose capacità militari dei guastatori sassarini nel contesto della sicurezza interna ed internazionale.
La conferenza si inquadra nell’ambito delle iniziative volute dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, finalizzate all’innalzamento culturale del personale anche in termini di conoscenza della storia militare e delle vicende storiche del Paese.
8° rgt genio guastatori paracadutisti.
Legnago, 20 gennaio 2020.
Concluso lo scorso 16 gennaio un ciclo di conferenze di orientamento presso alcuni istituti scolastici superiori della città di Legnago.
Gli incontri, promossi dall'Ufficio scolastico provinciale di Verona e coordinati dal Comando Forze Operative Nord di Padova, hanno visto protagonisti i guastatori paracadutisti dell'8° reggimento in una partecipata attività di orientamento scolastico - professionale inserita in un progetto di più ampio respiro frutto di un protocollo d'intesa siglato tra il MIUR (Ministero dell'Università e Ricerca) e il Ministero della Difesa.
che in aule gremite da studenti frequentanti le classi prossimNel corso degli incontri personale qualificato dell'8° reggimento guastatori paracadutisti ha illustrato ai numerosi studenti le competenze e i molteplici campi d'impiego del moderno strumento militare protagonista nei mutevoli scenari internazionali e sempre al sevizio della collettività nazionale.
Ad ospitare gli uomini e le donne in uniforme sono stati gli istituti superiori "Silva-Ricci", "Medici" e "Minghetti"e alla maturità hanno seguito con particolare interesse le opportunità formative e i profili di carriera offerti dalla Forza Armata.
Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione
Torino, 6 dicembre 2019.
Gli Ufficiali della Riserva Selezionata dell’Esercito Italiano giurano a Torino, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito
Il 33° Corso della Riserva Selezionata ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana davanti alla Bandiera del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, decorata di Medaglia d'Argento al Valore Militare dell’Esercito. I ventitré Ufficiali hanno pronunciato la formula di Giuramento presso il Salone delle Armi di Palazzo Arsenale a Torino, storica sede della formazione degli Ufficiali della Forza Armata Italiana. La cerimonia, dall’alto valore simbolico e morale, ha visto per l’occasione un’ampia partecipazione di familiari e amici dei giurandi, nonché del personale dell’Istituto Militare.
Il 33° Corso della Riserva Selezionata ha avuto come obiettivo formativo quello di fornire ai frequentatori degli strumenti di base per un efficace inserimento nella realtà della Forza Armata, in previsione di un loro possibile impiego in contesti operativi nazionali e internazionali anche a connotazione interforze. Padroni di una specificità professionale di particolare interesse, gli Ufficiali della Riserva Selezionata del Corpo degli Ingegneri, Sanitario e di Commissariato hanno frequentato un corso di cinque settimane, suddiviso in due moduli addestrativi, durante i quali hanno svolto lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e visite ad Unità operative dell’Esercito. I corsi della Riserva Selezionata, che si svolgono presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, assicurano la formazione di base a tutti quei professionisti che scelgono di servire in armi, tra i ranghi dell’Esercito Italiano, la Patria. L’Istituto di Formazione, fornisce una preparazione sempre aderente e aggiornata, a quelle che sono le esigenze didattiche e addestrative della Forza Armata.
Torino, 16 dicembre 2019.
Gli Ufficiali frequentatori del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito di Torino a lezione pratica di Storia Militare
Nell’ambito del Corso tecnico applicativo degli Ufficiali frequentatori del 197° Corso “Tenacia” del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, è stato effettuato un battlefield tour, sui luoghi dove si è svolta la battaglia di Magenta del 4 giugno 1859. I 121 Ufficiali della Scuola di Applicazione, hanno iniziato la giornata campale con una visita al Museo della “Battaglia di Magenta del 4 giugno 1859” nell’omonima località e successivamente hanno visitato i ponti sul Ticino e sul Naviglio Grande, teatro dell’attraversamento dei due corsi d’acqua, che fu alla base della condotta e dello sviluppo degli scontri di Turbigo (MI) e della battaglia di Magenta (MI), nota pietra miliare della storia risorgimentale italiana. Da quello scontro della 2^ Guerra d’Indipendenza che vide protagoniste le truppe austriache e quelle franco-piemontesi ne scaturirà la riunificazione della Lombardia con il nascente Regno d’Italia. Contestualmente, i giovani ufficiali, hanno svolto un’attività di esercizi di analisi e pianificazione tattica per gruppi di lavoro, traducendo in pratica le nozioni di storia militare, tattica, informazioni operative e logistica apprese durante la loro formazione. All’attività hanno preso parte anche le Autorità civili e le Associazioni storico culturali locali che hanno contribuito all’inquadramento dei fatti d’arme. Lo studio della storia militare costituisce un elemento fondante della formazione dei giovani Ufficiali, che basano la costruzione del loro futuro tecnico – professionale sullo studio degli accadimenti storico – militari. Ciò esalta ulteriormente l’approccio multidisciplinare nella formazione degli Ufficiali, coerentemente con gli studi militari, universitari e i possibili scenari d’impiego dell’Esercito.
Torino, 16 gennaio 2020.
Importante incontro a Torino dal titolo:“La leadership nel comprehensive approach – KFOR case study”
Si è svolta giovedì 16 gennaio, presso l’Aula Magna del Comando della Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la conferenza dal titolo “La leadership nel comprehensive approach – KFOR case study”. Relatore il Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo, Comandante Logistico dell’Esercito, diciannovesimo COMKFOR (settembre 2014 – agosto 2015).
Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Formazione, nel suo intervento introduttivo ha evidenziato come KFOR sia una missione importante ed ha ribadito la rilevanza della mutua cooperazione tra tutti gli attori, al fine di sviluppare, nell’ambito del ‘comprehensive approach’, la massima sinergia tra Istituzioni locali e Comunità Internazionale al fine di definire ed implementare politiche di intervento volte allo sviluppo di tutti i settori strategici del Kosovo. Il Generale Figliuolo, nel corso della sua conferenza, ha sottolineato che proprio la missione della NATO nel Kosovo continua a rappresentare un sensore privilegiato sulle questioni di sicurezza dell’area balcanica, di straordinaria importanza per l’Italia e l’Unione Europea. KFOR – come affermato dal Comandante Logistico – dal ‘99 ad oggi si è profondamente evoluta nella propria organizzazione prevedendo, a fronte della graduale riduzione della forza sul terreno, una transizione operativa significativa che ha lasciato il campo ad attività non cinetiche attraverso il massimo impiego di assetti ISR (intelligence, Surveillance and Reconnaissance). Assetti idonei a penetrare il tessuto sociale per coglierne i segnali deboli da cui possono concretizzarsi i rischi alla sicurezza del Paese. Questa fondamentale azione consente di prevenire escalation di possibili tensioni e adattare la missione all’evoluzione delle condizioni in atto. Per assicurare la sicurezza e la stabilità del Kosovo, KFOR opera secondo un’efficiente trama di relazioni con gli attori istituzionali locali, con le Organizzazioni internazionali presenti e le missioni diplomatiche accreditate, secondo un approccio olistico e omnicomprensivo necessario per affrontare le complesse dinamiche della sicurezza. Dal 6 settembre 2013 il nostro Paese ha assunto il comando dell'intera missione KFOR e l'attuale comandante è il Generale di Divisione dell'Esercito Michele Risi, alle cui dipendenze operano forze appartenenti a 30 nazioni delle quali 22 appartengono alla NATO ed 8 ne sono partner, con un impegno complessivo, ad oggi, di circa 4.000 uomini. Il Generale Figliuolo ha infine enfatizzato il ruolo leader dell’Italia in seno alla missione, evidenziando i progressi che il Paese ha compiuto in questi ultimi anni, da ascriversi anche al forte sforzo profuso dalle nostre Forze Armate, dagli uomini e dalle donne che operano nel Contingente italiano. Si tratta di risultati che proiettano in una posizione di rilievo internazionale le nostre Forze Armate, fiore all’occhiello di un Paese che sa far sistema con le proprie migliori risorse ed esportare la propria eccellenza nel mondo.
Roma, 22 gennaio 2020.
L’Esercito promuove il ricollocamento professionale. Inserimento nel mondo del lavoro dei militari congedati
L’Esercito, quale maggiore “contributore” del comparto Difesa, attribuisce notevole importanza alla concreta attuazione del progetto che accompagna il processo di transizione dei volontari congedati e ne promuove la visibilità nel mercato del lavoro. Si tratta di ampliare le opportunità occupazionali, e agevolare l’inserimento dei giovani nelle realtà lavorative attraverso incontri informativi e rapporti con le aziende.
Attualmente è in via di definizione un progetto “pilota” che potrebbe portare ad un successivo accordo nazionale fra le imprese afferenti la galassia del sistema Piccola Industria Confindustria e le Forze Armate. Nello specifico, nella realtà piemontese, il sistema di rappresentanza delle imprese, di intesa con la rappresentanza delle Forze Armate in loco, sta progettando dei percorsi formativi che accrescano le qualifiche del militare congedato sulla base delle specificità richieste delle aziende. Questo permetterà di aumentare l’apprezzamento di tali risorse umane nel mercato del lavoro o, addirittura, un travaso diretto nell’impresa.
A tal riguardo, nell’aula “Beniamino Andreatta” del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) di Roma, l’Esercito ha organizzato il primo workshop dal titolo “Il ricollocamento del personale militare-la prospettiva dell’Esercito”. Organizzato da Esercito Italiano, Segretariato Generale della Difesa e rappresentanti del mondo del lavoro, il seminario rientra nel progetto “sbocchi occupazionali”, a sostegno della ricollocazione professionale prevista a favore dei militari delle Forze Armate Italiane congedati/congedandi senza demerito.
A testimonianza della valenza del workshop hanno partecipato varie Autorità civili e militari, tra cui l’onorevole Enrico Borghi e l’onorevole Alberto Pagani membri della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, il Capo di SME, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il Vice Segretario Generale della Difesa, Ammiraglio di Squadra Dario Giacomin ed alti rappresentanti delle Forze Armate.
L’implementazione del progetto “sbocchi occupazionali” consentirà di incrementare gli accordi interministeriali per agevolare l’inserimento lavorativo dei volontari congedati senza demerito.
Foto 1 - Conclusioni.
Foto 2 - Relatori del workshop.
Foto 3 - Discussione sul progetto di ricollocamento nel mondo del lavoro.
Foto 4 - Autorità intervenute
Foto 5 - Intervento del Capo di SME-Gen di C.A. Salvatore Farina.
Foto 6 - Vice presidente nazionale piccola industria Confindustrua-Dott. Giancarl.
Torino, 5 febbraio 2020.
Inaugurata alla Scuola di Applicazione di Torino la 2^ edizione del Master internazionale di I livello in "Cultural Property Protection in Crisis Response"
All’evento hanno presenziato numerose autorità accademiche, civili e militari tra cui: il rettore dell’Università degli Studi di Torino, prof. Stefano Geuna, il direttore del Master, prof. Edoardo Greppi, il comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Roberto Ricciardi, il coordinatore del Programma International Affairs della Compagnia di San Paolo, dott. Nicolò Russo Perez, il responsabile del Settore Istruzione e Ricerca Scientifica della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, dott. Luigi Somenzari ed il presidente del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale, arch. Stefano Trucco. Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, comandante dell’Istituto di Formazione, nel suo intervento di saluto, ha sottolineato che, in tempi di crisi, Il recupero e la salvaguardia del patrimonio culturale in tutte le sue forme, non è solo un dovere giuridico ma un obbligo morale ed è quindi necessario lavorare in cooperazione fra mondo politico, culturale, universitario, militare e civile. Non sarebbe, infatti, possibile contribuire alla ricostruzione di un paese senza proteggere le testimonianze delle sue radici storiche e culturali. Successivamente, l’arch. Antonia Pasqua Recchia, consigliere del ministro Dario Franceschini, già direttore generale e segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT), ha tenuto una Lectio inaugurale dal titolo "L'impegno internazionale del MiBACT per la protezione del patrimonio culturale" durante la quale ha delineato l’evoluzione storica delle attività del Dicastero nel campo della tutela del patrimonio culturale umanitario, definendo “imprescindibile” il ruolo ed il rapporto con le Forze Armate italiane nello specifico settore.
Il master, in lingua inglese, organizzato dalla Scuola Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, svilupperà la fase residenziale presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito dal 4 febbraio al 29 maggio 2020. Successivamente, dal 30 maggio al 16 ottobre 2020, è previsto un periodo dedicato allo studio individuale ed alla preparazione della dissertazione finale. Il corso vedrà interessati due Ufficiali dell’Esercito, due rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e dodici frequentatori provenienti da Ciad, Etiopia, Italia, Nepal, Polonia, Sri Lanka, Sudan, Vietnam e Yemen. I frequentatori del master avranno inoltre la possibilità di visitare a Parigi, presso il World Heritage Centre, la sede generale dell'UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, istituita a Parigi 4 novembre 1946. Il master ha l’obiettivo di formare future generazioni di professionisti (rappresentanti delle istituzioni militari e civili, organizzazioni non governative, gestori di siti culturali, studenti, peacekeepers, ecc.) dotati di un background multidisciplinare e competenze avanzate nello specifico settore della tutela del patrimonio culturale secondo gli standard UNESCO e, più in generale, nella capacità di valorizzare il ruolo della cultura nelle fasi di riconciliazione sociale e di ripresa economica delle aree colpite da conflitti o calamità naturali. Tale progetto formativo costituisce un unicum nel panorama nazionale sia in termini di obiettivi didattici sia di contenuti e accresce ulteriormente l’offerta formativa dell’Istituto di Studi Militari, che nel corso degli ultimi anni ha sviluppato notevolmente il fronte delle proprie iniziative formative contribuendo all’ incremento delle attività di internazionalizzazione degli studi.
Torino, 13 febbraio 2020.
Il contributo del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito nella tappa italiana della Coppa del Mondo di fioretto.
Ancora una volta l'Esercito ha fornito il proprio contributo durante il Grand Prix FIE "Trofeo Inalpi" di fioretto maschile e femminile. Appuntamento che si è rinnovato per il dodicesimo anno consecutivo e si è svolto presso il Pala Alpitur di Torino dal 7 al 9 febbraio sotto la regia dell'Accademia Scherma Marchesa su mandato della Federazione Internazionale di Scherma. Il Grand Prix è stato preannunciato e supportato da una serie di eventi collaterali e di avvicinamento che hanno coinvolto il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito, presso la cui aula magna è stata organizzata la conferenza stampa di presentazione della kermesse schermistica. All'evento hanno presenziato numerose autorità tra cui: Michele Torella - Presidente Accademia Scherma Marchesa, Giorgio Scarso - Presidente Federazione Italiana Scherma, Gianfranco Porqueddu - Presidente Comitato Regionale CONI Piemonte, Fabrizio Ricca - Assessore allo Sport Regione Piemonte, Roberto Finardi - Assessore Sport Città di Torino, Matteo Torchio - Responsabile Marketing e Comunicazione INALPI S.P.A. Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell'Istituto di formazione, durante il suo intervento introduttivo ha sottolineato che la presenza dei colori dell'Esercito al Grand Prix conferma l'attenzione della Forza Armata nei confronti dei valori che connotano la pratica sportiva. Lo sport è particolarmente sentito alla Scuola di Applicazione presso cui l'educazione fisica costituisce uno dei pilastri formativi dei futuri dirigenti militari al fianco di altrettanto solide competenze culturali e professionali. In particolare, sedici Ufficiali Frequentatori ed un istruttore di scherma, il caporal maggiore scelto Federica Stoissa, accompagnati dal colonnello Riccardo Martusciello, appartenenti al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito, hanno ricoperto ruoli di primo piano nella direzione e controllo delle singole competizioni sulle 23 pedane installate, a stretto contatto con giudici e campioni di livello internazionale. La scherma italiana è annoverata tra gli sport con il più alto medagliere Olimpico e Mondiale a cui hanno da sempre contribuito atleti appartenenti alle Forze Armate Italiane. Il Trofeo Inalpi ha riunito sotto la Mole complessivamente 397 atleti provenienti da 54 paesi, rappresentanti il gotha internazionale del fioretto. Un evento che riveste ulteriore importanza perché già proiettato verso le imminenti Olimpiadi di Tokyo 2020. Ancora una volta Torino ha costituito l'unica tappa italiana ed europea del Grand Prix, nonché la prima del calendario che per il fioretto coinvolgerà successivamente a marzo la californiana Anaheim e a maggio una località che sostituirà la prevista Shanghai.
Foto 1, 2 - Un momento del Grand Prix.
Foto 3 - Un momento della finale maschile.
Foto 4 - Atleti durante una pausa.
Foto 5 - Atleti durante una pausa.
Foto 6 - Foto di gruppo della Scuola di Applicazione.
Foto 7, 8, 9 - Foto di gruppo della Scuola di Applicazione.
Foto 10 - Un momento delle premiazioni.
Foto 11 - Conferenza stampa di presentazione del Grand Prix.
Comando delle Trasmissioni
Roma, 11-12 dicembre 2019.
Sessione informativa per i Comandanti delle unità dell'Arma delle Trasmissioni .
Lo scorso 11 e 12 dicembre, presso l’Aula Magna del Comando Trasmissioni, ha avuto luogo la Sessione Informativa per i Comandanti delle Unità delle Trasmissioni. L’attività, strutturata in modo da essere un momento catalizzatore per la crescita professionale del personale dell’Arma delle Trasmissioni, nonché un idoneo consesso per migliorare i rapporti lavorativi ed interpersonali e di riflesso l’efficienza, ha fornito ai Comandanti un aggiornamento sulle principali tematiche dell’area Information and Communication Technology della Forza Armata.
Il primo giorno è stato riservato all’approfondimento di alcune tematiche specifiche attinenti l’evoluzione delle reti per le telecomunicazioni sul territorio nazionale, facendo riferimento sia ai servizi C4 che alla formazione specialistica del personale.
Nella giornata successiva, sono state analizzate le lezioni apprese nelle missioni internazionali, dove il diuturno impegno e le straordinarie competenze del personale del Comando Trasmissioni assicurano la continuità e la sicurezza delle comunicazioni.
L’inarrestabile evoluzione tecnologica, il dilagante fenomeno dell’informatizzazione ed il processo di digitalizzazione delle forze di difesa, impongono che l’Esercito non possa prescindere dallo sviluppo di sistemi di comunicazione evoluti ed adeguati alle minacce dei nostri tempi. Col pensiero rivolto a questo quadro di riferimento si è discusso di nuove tecnologie di interesse per la Forza Armata, di utilizzo del dominio spaziale ma soprattutto di cyber defence, in considerazione che nel prossimo mese di giugno, il neonato Reparto di Sicurezza Cibernetica del Comando Trasmissioni, raggiungerà la piena operatività.
Anche il Gen.B. Luigi CARPINETO, Capo del VI Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito, ha partecipato ai lavori, parlando del riordino del comparto C5ISR* della Difesa e delle relazioni con l’organizzazione C4I dell’Esercito.
In tale sede, il Presidente Nazionale ANGET ha sinteticamente descritto le tecnologie ed i mezzi TLC utilizzati dall'Esercito Italiano negli ultimi 50 anni.
In sede di conclusioni, il Comandante delle Trasmissioni, Gen.B. Stefano FRANCESCONI, ha espresso la piena soddisfazione per gli esiti dell’attività condotta ed auspicato il contributo proattivo dei partecipanti teso a fornire idee e soluzioni efficaci per un settore in continua evoluzione.
Multinational Cimic Group
Motta di Livenza, 13 febbraio 2020.
Cerimonia di commemorazione del S. Ten. Giovanni Pezzulo.
Il Il 13 febbraio 2008, l’allora Maresciallo Giovanni Pezzulo, per tanti anni effettivo all'11° Rgt. Genio, originario di Carinola in provincia di Caserta, fu ucciso in uno scontro a fuoco rivendicato dai talebani e avvenuto nella località di Rudbar, a circa 60 chilometri da Kabul, durante un’attività di civil-military cooperation. Il Sottufficiale faceva parte della Task Force Surobi ed era giunto in Afghanistan il 3 dicembre 2007.
“Ci siamo riuniti in questo piazzale dell'alzabandiera, il luogo più importante di una caserma, un luogo sacro, che è stato intitolato in onore del Sottotenente Giovanni Pezzulo. Ogni giorno, il suo esempio di coraggio e di valore è presente tra tutti noi, mentre cantiamo il nostro Inno Nazionale. Lui non ci ha lasciati, ancora oggi è qui tra noi”. Con queste parole il Comandante del Multinational CIMIC Group, Colonnello Luca Vitali, ha dato inizio alla cerimonia di commemorazione. Alla cerimonia hanno partecipato, tra l'altro, i sindaci di Motta di Livenza e Oderzo, una delegazione multinazionale dell’Allied Rapid Reaction Corps di Innsworth (GB), oltre che i familiari del S.Ten. Pezzulo.
Reggimento genio ferrovieri
Castel Maggiore (BO), 26 febbraio 2020.
Tecniche BLSD, un valore aggiunto per il personale dell'Esercito Italiano.
Il Sergente Maggiore Capo Gianni Posillipo, effettivo al Reggimento Genio Ferrovieri, abilitato operatore e formatore Basic Life Support-Defibrillation (BLS-D), ha ricevuto una richiesta di soccorso tramite l’applicazione "DAE Responder", sviluppata e gestita dal servizio 118 Emilia Romagna con l’obiettivo di contribuire a ridurre i tempi di intervento sui “codici blu” tramite il tempestivo avviso dei soccorritori abilitati all’utilizzo dei defibrillatori presenti in zona.
Il militare, resosi conto che l'evento era accaduto appena fuori dalla caserma, è intervenuto prontamente e senza esitazione, portando al seguito il defibrillatore installato nei pressi dell'ingresso carraio della “Montezemolo”. Giunto sul posto, appurava che una donna si trovava in condizioni di semi coscienza, eseguendo prontamente le operazioni di primo soccorso, effettuando il triage e mettendo in atto le manovre per il riconoscimento di eventuali ictus. Successivamente il Sottufficiale ha chiamato il 118 che è intervenuto con un’autombulanza, trasportando in ospedale la paziente in codice 2 (urgenza) per i trattamenti medici del caso.
La formazione BLS-D consente ai militari dell'Esercito Italiano di essere sempre pronti ad intervenire in maniera adeguata e tempestiva, non solo nei confronti del personale militare, ma anche in aiuto dei cittadini. In questo caso, la preparazione del Serg. Magg. Ca. Posillipo, le conoscenze acquisite durante il corso unite alla prontezza di spirito e al sangue freddo, hanno reso possibile il salvataggio di una vita umana, confermando ancora una volta la percezione dei cittadini di un Esercito quale Istituzione al servizio del Paese.
Castel Maggiore, 6 Marzo 2020..
Il reggimento Genio Ferrovieri a basso impatto ambientale
In occasione della giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, anche il reggimento Genio Ferrovieri ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno”, promossa dal programma radiofonico “Caterpillar” di Rai Radio2 per richiamare l’attenzione della popolazione, in particolare delle nuove generazioni, intorno al tema del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che ormai devono entrare a far parte del comune senso civico.
Questa edizione è dedicata, oltre che alla diminuzione dei consumi di energia elettrica attraverso lo spegnimento di luci non indispensabili quale gesto simbolico, ma non meno concreto per salvaguardare il pianeta Terra, anche a ridurre l’anidride carbonica, principale causa dell’aumento dei gas serra nell’atmosfera terrestre.
In tale contesto, all’interno della caserma Montezemolo di Castel Maggiore (BO) è stato piantato un albero di tiglio, gesto simbolico ma significativo, a testimonianza dell’impegno che il reggimento Genio Ferrovieri profonde, unitamente ad altre iniziative, a tutela dell’ambiente.
Il Genio Ferrovieri sposa con interesse tale iniziativa in quanto l’Esercito Italiano da sempre è particolarmente attento in materia di tutela ambientale e dell'importanza che l'ambiente ricopre attraverso attività di monitoraggio, sorveglianza, protezione e bonifica ambientale delle aree militari attraverso un uso programmato e coordinato delle risorse umane, infrastrutturali e di mezzi in dotazione alla Forza Armata.
Castel Maggiore (BO), 24 marzo 2020.
Emergenza CoViD-19, il Genio Ferrovieri a supporto della fabbrica di respiratori polmonari.
Nell'ambito delle attività di supporto svolte dall’Esercito Italiano per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da CoViD-19, il reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO), ha ricevuto il compito di trasportare alcuni materiali necessari all’assemblaggio di respiratori polmonari attualmente in produzione presso la ditta SIARE Engineering di Valsamoggia (BO).
Grazie al contributo dell’Esercito, l’azienda emiliana specializzata nella produzione dei respiratori, ha ricevuto oggi un container di preziosi componenti.
La SIARE Engineering ha avviato nei giorni scorsi una collaborazione con la Difesa per incrementare la capacità produttiva degli apparati che saranno messi a disposizione delle sale di terapia intensiva e sub intensiva a livello nazionale.
Un lavoro costante e silente, quello degli uomini e delle donne dell’Esercito Italiano che, in questa delicata fase di emergenza per il nostro Paese, conferma ancora una volta l’altissimo senso del dovere, lo spirito di sacrificio e la grande umanità che contraddistinguono ogni soldato e che rappresentano i valori propri su cui si fonda la Forza Armata.