Gli allievi del 102° corso AUC della ex Scuola del Genio (gennaio 1981) si sono incontrati in un raduno “di mezzo termine” in attesa di quello quarantennale che si terrà, molto probabilmente, a Roma tra due anni.
Sono così tornati a festeggiare in allegria la loro grande, lunga, solida e bellissima Amicizia supportata da contatti, pressoché giornalieri, tramite il loro gruppo WhatsApp e grazie all’impegno e alla dedizione di Maurizio Degiani, capo corso particolarmente stimato da tutti, da sempre.
Gli ex allievi si sono incontrati nella suggestiva Maremma, a Montemerano, nel fine settimana del 19 e 20 ottobre.
L'evento "clou" del raduno è stato, ovviamente, l'incontro conviviale, organizzato mirabilmente da Leo Brugi, in un ristorante del luogo, per la sera di sabato 19 ottobre.
La domenica, il gruppo ha visitato Montemerano, Pitigliano, Sovana e le Terme di Saturnia.
L’incontro è stato un pieno successo grazie anche alla grande partecipazione delle consorti che, si auspica, si ripeta nei prossimi raduni. Le signore hanno assistito divertite agli incontri tra gli ex allievi che, talvolta, facevano fatica a riconoscersi, ai racconti di aneddoti e storie “amarcord” e alla proiezione di diapositive del tempo andato.
Invitato d'eccezione al raduno, il Gen. Michele D'Isola, per la stima e l'amicizia che il corso ancora nutre per lui e in rappresentanza degli insegnanti e istruttori che si avvicendarono durante il corso alla Scuola del Genio. Il Gen. Michele D'Isola, nel grado di Tenente è stato istruttore teorico e pratico di "Ponti militari".
Il capo corso, Maurizio Degiani, ha affiancato Leo Brugi nella impegnativa organizzazione; dopo l’evento, tornato dai suoi nipotini, ha scritto un messaggio agli amici appena lasciati che sintetizza ed esprime nella totalità lo spirito dell’incontro. Lo riportiamo doverosamente nella sua interezza :
La redazione ANGET
Buona e felice giornata a tutti!
Ieri mattina, lasciando la stupenda Maremma, ho salutato con grande dispiacere il nostro Leo, grandissimo, impagabile e meraviglioso organizzatore del nostro raduno e ospite affettuoso, sollecito e generoso che ha fatto del nostro terzo incontro toscano un’indimenticabile, grande e bellissimo successo.
Tornato all'ovile, ve lo confesso, sono crollato! Sarà stato per le forti emozioni, la stanchezza, il viaggio, il poco sonno o, più probabilmente, per le abbondanti libagioni, non so; fatto sta che, appena passata la soglia di casa, mi sono schiantato sul divano, riemergendone a tarda sera dopo un sonno profondissimo.
Seppure un po' rintronato, ho comunque letto i vostri commenti e le vostre graditissime, care, gentili e affettuose parole di apprezzamento nei miei confronti.
Credetemi cari Amici, voi non dovete ringraziarmi assolutamente di nulla!
Sono io, invece, che devo ringraziare Voi per essere venuti al raduno e per avermi fatto un regalo così grande che nemmeno potete immaginare!
Incontrarvi è sempre, oltre che un enorme piacere, un'emozione intensa e forte che vorrei non finisse mai.
Con la stessa ansia gioiosa di un bambino che aspetta l’inizio delle vacanze ho contato infatti i giorni che mi separavano dal nostro incontro e, con la sua stessa tristezza quando quelle finiscono, ho salutato ciascuno di voi man mano che partivate, con un abbraccio forte che, dentro di me, era come se chiedesse: "Non andar via amico mio, resta ancora un poco, non facciamo finire questa bella cosa!".
Dicono che con l’età si ridiventi bambini. Io preferisco credere che riaffiori semplicemente in noi quel bambino sopito da tanto tempo che, in realtà, non se n’è mai andato, con la sua fragilità forse ancor più forte di un tempo ma anche con una nuova consapevolezza di cosa conti veramente nella vita e un entusiasmo e un’affettività ancora freschi e intatti.
Potete comprendere quindi la gioia e soprattutto l’intensa emozione che ho provato nel rivedervi; duplice tra l’altro, perché se infatti, incontrandovi, rivedo i compagni di un passato che mi sembra appena trascorso, talvolta sorprendentemente immutati in certi piccoli, personalissimi e simpatici aspetti, al tempo stesso ho iniziato a conoscere più nel profondo le Persone che siete diventati oggi, ognuna coi suoi successi e le sue delusioni, con la sua felicità e le sue tristezze, le gioie, i dolori e le speranze. È tutto questo che mi spinge a voler stare con voi, a desiderare di rivedervi sempre più spesso, stando tutti insieme, uniti e solidali con amicizia e grande, rinnovato affetto.
Io, come ho già detto, faccio solo da ricercatore, da collettore di consensi e anche, lo so bene, da rompiscatole ma siete voi e solo voi che, decidendo di venire, date un senso e un valore, bellissimo, ai nostri incontri!
Quindi ancora grazie, grazie, grazie!
Maurizio Degiani