Estratto dal NUMERO UNICO ILLUSTRATO (XI) di QUINTO CENNI (24 giugno 1903)

L'Arma del Genio e il Museo dell'ingegneria militare italiana.

Il Museo dell' Ingegneria Militare Italiana fu inaugurato in occasione della Festa dell' Arma del Genio, il 13/02/1906. L' articolo di Quinto Cenni, che annunciava la "nascita" del primo Museo Militare a Roma, fu pubblicato per la prima volta nel 1902 e poi replicato il 24/06/1903, come si evince dal Numero Unico Illustrato "L'arma del Genio nel Regio Esercito Italiano".

Luigi Infussi

Vai all'estratto dal Numero Unico Illustrato.

 

Note biografiche di Quinto Cenni.

Nato a Imola il 20 marzo 1845, fin da piccolo sviluppò una passione innata per il disegno che sviluppava ritraendo figurine militari osservate sulle polverose strade del paese, percorso allora da soldati pontifici e austriaci, poi da piemontesi. Il suo spirito di osservazione catturava ogni elemento distintivo della divisa e quando non li vedeva personalmente se li faceva descrivere per poi disegnarli. La prematura scomparsa del padre, sembrò interrompere la sua carriera scolastica presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna. In suo aiuto venne prima un sussidio comunale poi più nulla fino al 1867. Dopo la morte della madre, che era rimasta la sua unica sostenitrice, decise allora di trasferirsi a Milano. Qui ottenne vari incarichi di illustratore di riviste, proseguendo nella ritrattistica di avvenimenti e uomini. Dal 1887 divenne direttore della "Illustrazione Militare Italiana" riscuotendo in Italia e all'Estero grandi affermazioni. Suo figlio Italo seguì le sue orme ma con minor successo. Quinto Cenni si spegneva nel 1917 a Carate Brianza. La produzione artistica di Quinto Cenni è oggi custodita in parte dalle Istituzioni pubbliche e in parte da numerosi collezionisti privati sparsi per tutto il mondo. Presso il Museo Nazionale di Castel S. Angelo a Roma sono conservati 288 acquarelli, dei quali 238 vennero donati dal Presidente del Consiglio Mussolini e 50 dagli eredi di Cenni.
Presso il Museo del Risorgimento di Milano sono conservati 133 acquarelli sui volontari del Risorgimento. Altri gruppi di minore entità si trovano presso la Pinacoteca civica di Imola.
L'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito possiede, oltre all'archivio privato dell'artista, (300 tavole del suo codice) una raccolta di 2.500 fogli divisi in vari volumi, dove Quinto e il figlio Italo dopo di lui hanno raccolto appunti e disegni sulle uniformi, sulle armi e sugli eserciti di tutto il mondo e tutte le epoche. Recentemente, 50 acquarelli di Quinto Cenni sul Ducato di Parma al tempo di Maria Luigia, dei quali non si conosceva l'esistenza, sono comparsi in mostra al Museo di New York.

Fonte: https://digilander.libero.it/trombealvento/cartoline/cenni.htm

 

 

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