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Ultimo aggiornamento: martedì 06 ottobre 2015
LA STORIA DEL CIMIC GROUP SOUTH
I conflitti degli ultimi anni si sono infatti caratterizzati per il forte coinvolgimento della popolazione civile e ciò ha provocato il massiccio afflusso, nell’Area delle Operazioni, di personale appartenente alle Organizzazioni Internazionali, Governative e Non Governative. E’ così aumentato, in modo esponenziale, il numero dei soggetti con i quali la componente militare deve confrontarsi e coordinarsi per l’assolvimento della missione. Quale naturale conseguenza di questo fenomeno la dottrina CIMIC NATO è stata rivisitata ed è stata prevista la costituzione di unità di specialisti cui demandare la responsabilità e la titolarità esclusiva della Cooperazione Civile Militare. Tale esigenza è stata recepita anche dall’Italia che, in qualità di nazione framework, ha promosso la costituzione ed ha assunto la leadership del “CIMIC Group South” sorto a Motta di Livenza il 1° gennaio 2002 con la partecipazione di Italia, Grecia, Portogallo, Ungheria e Romania. Il 26 febbraio 2004 è stato sottoscritto a Venezia il MoU (Memorandum of Understanding) dai rappresentanti dei Paesi che partecipano al progetto Italia, Grecia, Portogallo e Ungheria e il rappresentante del Comando NATO in Europa. Tale documento definisce i compiti dell’Unità sia durante l’impiego in operazioni di guerra sia durante il mantenimento della pace. La prima attività operativa inizia il 29 giugno 2003 con la partecipa all’Operazione “Antica Babilonia “ in IRAQ di un CIMIC Center. Attualmente personale del CIMIC Group South opera in Kossovo, Afghanistan e Libano. Il CGS può essere impiegato in operazioni di difesa collettiva (art. 5) e in operazioni di risposta a crisi internazionali (non art. 5) che prevedano il coinvolgimento dell’Alleanza Atlantica in supporto alla pace e alla sicurezza internazionale. Rappresenta l’unico Comando Operativo CIMIC in ambito NATO e puo’ essere schierato a supporto di Unità fino a livello Corpo d’Armata avendo alle dipendenze uno o più assetti specialistici nazionali. Svolge il suo compito di raccordo tra le forze NATO e l’ambiente civile mediante due diverse tipologie di assetti. In primo luogo esprimendo un nucleo di specialisti, denominato Deployable Module, incaricato di coordinare gli assetti CIMIC e fornire consulenza specifica al Comandante della Forza/Contingente. In secondo luogo costituendo, a seconda delle necessità, uno o più punti di contatto con le autorità locali e la popolazione civile denominati CIMIC Centres. Il CIMIC Group South rappresenta infine un centro di formazione e consultazione permanente in tema di Cooperazione Civile Militare. In questa veste organizza, oltre al NATO Tactical Cimic Course, una serie di incontri multilaterali di aggiornamento ed è costantemente in contatto con le principali Organizzazioni Internazionali e Non Governative italiane e straniere.
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Nel
1997, a seguito delle operazioni di supporto alla pace nei Balcani, la
NATO ha individuato la necessità di dotare le Forze di una capacità di
Cooperazione Civile-Militare (CIMIC) per interfacciarsi con l’ambiente
civile e favorire il successo della missione.