ANGET

Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d'Italia

 

                 

 

 Ultimo aggiornamento: martedì 06 ottobre 2015

 

 

LA  STORIA

DEL  1°  REGGIMENTO  TRASMISSIONI

 

 

Il 1° Reggimento Trasmissioni è tra gli eredi naturali della Brigata Specialisti del 3° Reggimento Genio Telegrafisti, formatosi per Regio Decreto il 15 Ottobre 1895, e del 1° Reggimento Genio Radiotelegrafisti, alle cui tradizioni, onuste di gloria, il reparto è fieramente legato.

            Alla Brigata Specialisti era stato affidato lo studio della nuova tecnica della radio (esperimento di Marconi del 1895) nonché la realizzazione e la sperimentazione dei prototipi di stazioni radio-telegrafiche militari che, per la prima volta, fanno la loro apparizione alle grandi manovre del 1906.

           Tale relazione storica ed ideale è indicata nello stemma araldico del Reggimento ove compare la torre romana da segnalazione, simbolo che viene concesso a quei reparti delle trasmissioni che hanno rappresentato riferimento altamente significativo nell’evoluzione dei mezzi militari di comunicazione. Sempre inserita nell’ambito del Reggimento la nuova specialità partecipa alla guerra italo-turca e al primo conflitto mondiale, ove costituisce il III° Battaglione del Reggimento.

              Dopo la conclusione degli eventi bellici, il 3° Reggimento Genio viene soppresso (21 Novembre 1919) mentre. il III° Battaglione telegrafisti si trasforma e diviene Reggimento Radiotelegrafisti.

              Il 15 Novembre 1926 ha origine in Vercelli, presso le Caserme “Conte di Torino” e “Bava”, il 1° Reggimento Radiotelegrafisti che, in virtù di successive varianti organiche, viene sciolto il 28 Ottobre 1932, trasferendo ad altri Reggimenti del Genio uomini e materiali; il personale preposto alla branca “comunicazioni radio-elettriche” costituisce la specialità denominata Genio “Collegamenti” concorrendo alla costituzione dei Battaglioni Genio Collegamenti di C.A.

             Con questa denominazione circa 200 unità a livello Compagnia (per un totale di 40.000 uomini) partecipano al secondo conflitto mondiale, utilizzando mezzi radio, a filo, ottici ed animali in ogni scacchiere operativo, fornendo un indimenticabile contributo di tecnica e di sangue, dalle impervie montagne greco-albanesi alle assolate lande africane, dalle steppe russe al martoriato territorio italiano nella guerra di liberazione.

               Nel riordino delle unità del risorto Esercito Nazionale (1° Dicembre 1948) ha origine in Milano il Btg. Collegamenti III° C.M.T. per effetto dell’ampliamento di una preesistente Compagnia Collegamenti.

              Nel 1953, a seguito della enucleazione della branca “Collegamenti” dall’Arma del Genio, il reparto assume la denominazione di “III° Battaglione Trasmissioni”.

               Nel riassetto ordinativo che riduce il numero di Comandi Territoriali Militari (attribuendo ad essi l’attuale fisionomia di Regione Militare) e da origine al 3° e 5° Corpo d’Armata, il Battaglione muta dipendenza organico-funzionale ed assume la denominazione di “III° Btg. di CA.”.

                Con la ristrutturazione del 1975 l’Unità è resa depositaria delle tradizioni del 1° Reggimento Radiotelegrafisti ed assume contestualmente il nome di 3° Battaglione Trasmissioni “SPLUGA” a cui viene assegnato, in data 23 Maggio 1976, la Bandiera di Guerra.

Con decreto del Presidente della Repubblica del 18 Ottobre 1976 è concesso lo stemma araldico con il motto “Per Aethera Loquimur”.

              Nel periodo dal 9 al 12 giugno 1988, a riconoscimento dell’opera svolta durante l’alluvione in Valtellina, è stata concessa la cittadinanza onoraria da parte dei Comuni di San Giacomo Filippo, Campodolcino, Medesimo, Chiavenna ed il gemellaggio con la Comunità Montana della Val Chiavenna, nel cui territorio si trova il Passo Spluga.

               Nel riordino attuato nell’ambito delle Unità delle Trasmissioni del 3° C.A., il Reparto ha incorporato nel 1991 personale, materiali e mezzi del disciolto 231° Battaglione Trasmissioni “Sempione”, della Compagnia Trasmissioni “Goito”, della Compagnia Trasmissioni “Brescia” e del Battaglione Logistico “Goito”. Nel 1998, al Reggimento viene conferita la cittadinanza onoraria della città di Milano.

                Nel periodo 10 aprile – 10 agosto 1997 il Reggimento ha partecipato all’operazione “ALBA” in territorio Albanese. Dal marzo del 1999 il 1° Reggimento Trasmissioni è stato impiegato nelle operazioni: “Joint Force” in Bosnia, “Joint Guardian” in Kosovo, ed “Allied Harbour” in Albania senza soluzione di continuità sino al giugno 2001, fornendo personale, mezzi e materiali sino a livello Battaglione.

                  In data 27 agosto 2001, è stato costituito il 2° Battaglione “Sempione”.

                 In data 31 ottobre 2001, il 1° Reggimento Trasmissioni cessa dalla dipendenza del Comando C4-IEW in Anzio e passa, dal 01 novembre 2001, alle dipendenze della Brigata Trasmissioni del Corpo d’Armata di Reazione Rapida in Solbiate Olona che, successivamente, diventerà Brigata di Supporto comprendente, al suo interno, il 1° Rgt. Trasmissioni.

               Nel periodo novembre 2003 – ottobre 2005, è stato impegnato quale TFC4 di sostegno al Battle Group Italiano schierato in Bosnia.

                 Nel 2004 partecipa alla costituzione ed approntamento della NATO Response Force 3.

                  Nel periodo giugno 2005, luglio 2006 prende parte alle operazioni in Afghanistan come HSG del Comando ISAF VIII, come TFC4 di KMNB su base Brigata. “Taurinense”, TFC4 dei contingenti Italfor XI e XII schierati a Kabul.

                  Nel 2007 partecipa alla costituzione ed approntamento della NATO Response Force 9.

                 Sempre nel 2007, il 1° Reggimento Trasmissioni ha impiegato una modesta Unità in Afghanistan ad Herat.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     

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