Progetto allo studio
Lineamenti del progetto "Concorso alla sicurezza".
Premessa
Tra le attività precipue dell’Arma del Genio troviamo la ricognizione delle infrastrutture finalizzata alla valutazione dei danni provocati da pubbliche calamità. Tale attività, anche recentemente, è stata più volte posta in essere, soprattutto in occasione dei vari terremoti che si sono susseguiti in Italia Centrale.Il Reggimento Addestrativo del Comando Genio, da molti anni, svolge corsi per Advanced Combat engineer Reconnaisance Team (ACRT) (per Unità Guastatori da Ricognizione Avanzata). Queste Unità così formate, sono in grado di effettuare ricognizioni di percorsi stradali nei vari scenari operativi fuori area, stimare la classe dei ponti (ad arco, in muratura o in cemento armato non precompresso), considerare eventuali danni e fornire indicazioni utili alla catena decisionale, per la movimentazione dei trasporti militari in sicurezza. Per svolgere il compito i Team ACRT si avvalgono di apposite attrezzature e applicativi informatici appositamente sviluppati presso il Comando Genio.
Oltre al personale in servizio, molti tra gli insegnanti e gli allievi dei corsi suddetti, militano tra le file dell’ANGET ed è quanto mai opportuno sfruttare questa loro professionalità per svolgere e/o coordinare operazioni molto simili anche in territorio nazionale. Inoltre, nell’ANGET (tra genieri, trasmettitori e simpatizzanti) sono iscritti molti professionisti come ingegneri, architetti, tecnici che potranno dare un eccezionale contributo all’attività.
Vediamo ora da cosa deriva questa necessità.
Durante le varie esercitazioni sviluppate nell’ambito dei corsi ACRT in territorio nazionale, nella ricognizione di itinerari su strade comunali, provinciali e statali, spesso inoltrandosi nei fossati e facendosi strada nella boscaglia sotto ponti e cavalcavia secondari sono stati evidenziati notevoli deterioramenti in alcune infrastrutture: ponti ad arco con lesioni all’intradosso dei cunei, conci in chiave malmessi, armature deteriorate, ecc. che ne hanno reso necessaria la segnalazione alle autorità locali (recentemente abbiamo potuto constatare che anche i viadotti importanti, non sono esenti da gravi inefficienze).
Spesso, per mancanza di fondi e/o di personale tecnico, i Comuni non possono vigilare abbastanza sullo stato delle infrastrutture che, quindi, inevitabilmente finiscono nel degrado mettendo a rischio l’utenza.
Il progetto
Considerando che tra le finalità che si propone l’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori, all’articolo 3 dello statuto è citata l’intenzione di “concorrere, quale organizzazione di volontariato civile, all’opera prestata dai Reparti in occasione di pubbliche calamità, alle attività del Servizio Nazionale della Protezione Civile ed agli interventi umanitari, ai sensi delle leggi vigenti in materia”, la Presidenza Nazionale dell’ANGET ha intenzione di realizzare un progetto (di cui non è stato ancora individuato l'acronimo) finalizzato alle attività di ricognizioni tecniche delle infrastrutture stradali con l’unica finalità di segnalare alle competenti autorità (i Comuni competenti di zona che provvederanno a informare le società appaltarici della manutenzione), possibili rischi per la sicurezza ed eventualmente proporre soluzioni. Le ricognizioni dovranno essere effettuate esclusivamente con metodo visivo e non invasivo realizzando, una documentazione fotografica e una semplice relazione.Tutti coloro che vorranno segnalarsi per questa attività potranno sempre sentirsi parte in causa infatti, i rischi per la sicurezza, potranno essere individuati, oltre che con una ricognizione specializzata, anche con la semplice osservazione in qualsiasi momento della giornata da parte di chiunque, dotato semplicemente buon senso, spirito di osservazione e iniziativa.
Di seguito qualche esempio:
- Ponti, viadotti, passerelle con sintomi di deterioramento;
- Infrastrutture pubbliche e/o private fatiscenti adiacenti a sede stradale o zone pedonali (cornicioni, rivestimenti e tegole pericolanti, ecc.);
- segnali di smottamenti imminenti su sede stradale a mezza costa;
- buche sulla sede stradale particolarmente pericolose;
- alberi e rami in procinto di cadere sulle sedi stradali o zone pedonali;
- guardrail divelti o mancanti in punti pericolosi;
- ostruzione di vie d’acqua;
- qualsiasi altra fonte di pericolo ovunque individuata.
I team specializzati dovranno essere dotati di attrezzature minimali necessarie per la stima approssimata del danno (telemetro/livella laser, macchina fotografica, gilet ad alta visibilità, ecc.).
Per i singoli individui basterà il telefono cellulare personale per documentare la posizione geografica e le immagini.
Nel caso di sosta lungo gli itinerari stradali, tutti dovranno indossare un gilet ad alta visibilità, con le insegne dell’ANGET, che sarà reperibile presso la Presidenza Nazionale.
Le segnalazioni, quindi, potranno essere effettuate non solo da team specializzati su percorsi pianificati ma anche da singoli individui che percorrono abitualmente o casualmente un tratto stradale a piedi o in auto. In caso di dubbio, i singoli individui, potranno richiedere il parere di un team specializzato prima attivare la procedura di segnalazione tramite l’ANGET alle autorità competenti, infatti, è importante che la situazione riscontrata costituisca effettivamente un possibile rischio.
Le segnalazioni dovranno essere effettuate secondo modalità standardizzate che la Presidenza indicherà.
Le segnalazioni saranno inviate (da valutare se inizialmente a cura della presidenza ANGET) agli uffici competenti mediante posta certificata.
Si utilizzeranno moduli parzialmente precompilati con intestazione dell’ANGET e recante una sintesi dell’iniziativa prima dell’oggetto della segnalazione.
Le segnalazioni potranno essere accompagnate da suggerimenti e possibili soluzioni per risolvere il problema. Spetterà agli organi competenti prendere in considerazione o meno le segnalazioni, stabilire le priorità e le modalità di intervento.
La finalità del progetto, come già detto, è quello di contribuire alla pubblica sicurezza segnalando d’iniziativa, possibili fonti di rischio. E’ auspicabile, che dopo un primo, possibile, momento di sconcerto da parte dei Comuni, l’ANGET venga vista effettivamente come una importante risorsa per la sicurezza (soprattutto da parte delle piccole comunità sempre carenti di risorse).
Il progetto, oltre ad avere il carattere di pubblica utilità, potrà incentivare l’iniziativa e il senso civico dell’individuo che sarà esortato a guardarsi intorno e sentirsi parte attiva nella società e nella sicurezza del prossimo.
Il progetto potrebbe essere inizialmente avviato nella sede del Lazio, perfezionato e, in breve tempo, implementato in tutte le regioni.
I costi appaiono contenuti, infatti l’attrezzatura specialistica dei team di ricognizione non dovrebbe superare i 500 euro (secondo la disponibilità finanziaria e la precisione tecnica che si vuole raggiungere). A regime basterà un Team specializzato a regione per le ricognizioni in proprio e le conferme.
Tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa (singoli o in team) dovranno essere inseriti nel data-base professionale della Presidenza Nazionale e potranno ricevere, il gilet ANGET ad alta visibilità.
Il progetto, se volgerà a buon fine, aprirà la strada allo sviluppo di altre attività di protezione civile molto interessanti ed in parte già individuate; il suo sviluppo contribuirà a formare ulteriormente il personale e renderlo idoneo ad affrontare sfide sempre più importanti, come l’attività di supporto in caso di calamità naturali.
Sarà, istituito un premio ANGET specifico per coloro che si saranno particolarmente distinti nell’attività di ricognizione e individuazione e segnalazione di problemi per la sicurezza.
Il progetto è allo studio, pertanto sono graditi pareri e proposte da parte di Delegazioni regionali, Gruppi di specialità e Sezioni che potranno essere inviati a angetpresidenza@libero.it e redazioneanget@gmail.com.