2° Rgt Genio Pontieri
Sede:
PiacenzaDipendenza:
Comando GenioLa storia del 2° reggimento pontieri
Negli anni ’30, per le esigenze belliche delle operazioni in Africa Orientale, il Reggimento si trasformò varie volte costituendo anche compagnie speciali.
Nel corso della seconda Guerra Mondiale i Battaglioni Pontieri presero parte alla campagna sul fronte Greco-Albanese nelle operazioni di forzamento della Vojussa, del Pitoni, del Cormos e del Calamai e, in varie occasioni, vennero impiegati come fanti. In particolare, nella difesa di Borgo Tellini i pontieri della 7^ e 8^ compagnia costrinsero alla resa 300 attaccanti nemici.
Il Primo e Nono Battaglione Pontieri si distinsero nelle operazioni sul fronte Russo insieme ai primi scaglioni delle truppe italiane assegnate al C.S.I.R. ed affluite in Russia dal luglio all’agosto 1941.
Il forzamento del Dnieper nel settembre del 1941 venne condotto durante una notte di intenso lavoro e dopo un trasferimento di circa 400 Km. compiuto in dodici ore su strade pressoché impraticabili. Il passaggio venne assicurato mediante il ripristino di un ponte nemico di zattere lungo ben 1300 metri, in gran parte distrutto e ripristinato in esercizio per più di venti giorni sotto il fuoco d’artiglieria e le continue incursioni aeree nemiche.
L’8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall’armistizio, il 2° Reggimento Pontieri venne sciolto.
Il 15 dicembre 1949, per effetto del dispaccio SME n. 3120/Ord./I del 29 novembre 1949, fu ricostituito secondo un ordinamento misto che comprendeva:
- Comando di Reggimento;
- Plotone Comando Reggimentale;
- Primo Battaglione Pontieri su due compagnie;
- Secondo Battaglione Ferrovieri su due compagnie P.M.S. (Ponti Metallici Scomponibili);
- Compagnia E.L.F. (Esercizio Linee Ferroviarie);
- Compagnia Parco.
Nel 1950, anno in cui il Reggimento gittò per la prima volta a Venezia il “Ponte del Redentore”, vennero costituiti il "Laboratorio reggimentale" e la "Compagnia A.R.P." (Addestramento Reclute Pontieri) e, dopo altri mutamenti ordinativi, il 1° marzo 1953 il Secondo ed il Terzo Battaglione Genio Pontieri.
Il 4 novembre 1953, nel corso di una solenne cerimonia nella Piazza dei Cavalli in Piacenza, la Bandiera di guerra del Reggimento venne decorata della Medaglia d’Argento al Valor Civile per l’opera di soccorso prestata nel Polesine due anni prima.
Nel 1957 il Reggimento, dopo l’ottimo piazzamento (2° e 3° posto) dei suoi scafi al raid Pavia-Venezia, prese parte per la prima volta al Campionato Italiano Motonautico, classificandosi al termine, al 2° e 3° posto.
Il 1° gennaio 1954 il Primo Battaglione Genio Ferrovieri ed il Laboratorio Pontieri divennero autonomi, distaccandosi dal Reggimento.
Nel novembre-dicembre 1966 il Reggimento prestò la sua opera di soccorso in Toscana per l’alluvione provocata dallo straripamento dell’Arno, meritando un attestato di pubblica benemerenza.
Il 6 settembre 1974, nel quadro del riordinamento dell’Arma del Genio, il Primo Battaglione Genio Pontieri venne contratto a Quadro assumendo la denominazione di Secondo Battaglione Pontieri (Quadro) mentre il Secondo Battaglione Genio Pontieri di Legnago rimase in vita assumendo la denominazione di Primo Battaglione Genio Pontieri.
Il Reggimento era quindi strutturato su:
- Comando di Reggimento (Piacenza);
- Plotone Comando Reggimentale (Piacenza);
- Primo Battaglione Genio Pontieri (Legnago);
- Secondo Battaglione Genio Pontieri Quadro (Piacenza);
- Terzo Battaglione Genio Pontieri (Piacenza).
Il 22 settembre 1992 anche il Primo Battaglione Genio Pontieri di Legnago divenne autonomo alle dipendenze della Regione Militare Nord-Est.
Nel 1997 il Reggimento passò alle dipendenze del Raggruppamento Genio in Udine, successivamente denominato "Brigata Genio", ed assunse la fisionomia che possiede tuttora.