Reggimento Genio Ferrovieri

Sede:

Castel Maggiore (BO) - Ozzano dell’Emilia (BO)

Dipendenza:

COMFOTER
Comando Genio

Il Reggimento Genio Ferrovieri


" Il Reggimento Genio Ferrovieri dalla Nascita della Specialità 150 anni fa ai Giorni Nostri “
Autore: Generale della Riserva (Esercito – Genio Ferrovieri) Mario Pietrangeli
già Comandante del Reggimento Genio Ferrovieri.

"Fervidis rotis ad metam"


Nel Mondo dei trasporti i reparti militari addetti ai Trasporti Ferroviari risultano essere i meno conosciuti. Eppure sono realtà che esistono da quasi un secolo e mezzo. Hanno partecipato a tutte le campagne militari della Prima e Seconda Guerra Mondiale e operato in tutti i Teatri Operativi. Ovunque trasportando tonnellate di materiale per il supporto logistico, costruendo strade ferrate e ponti ferroviari, portando treni per centinaia migliaia di chilometri ed esercendo stazioni e teste di scarico, operando con grandi rischi e gestendo una parte preponderante del trasporto logistico. In pace sono stati preziosi nelle pubbliche calamità e nelle emergenze civili ricordiamo i terremoti del Friuli, dell’Irpinia, dell’Umbria - Marche, dell’Abbruzzo e dell’Emilia Romagna. La Storia ci ha dimostrato l’importanza dei trasporti. Per il futuro è opportuno confidare e sperare nella saggezza dell’umanità; essa solo può permettere alla Strada e alla Ferrovia di svolgere la missione per le quali sono state realizzate: unire gli uomini oltre le frontiere e portare il suo contributo nel trasporto e nello scambio internazionale. La vera vocazione dell’uomo è applicabile ugualmente al trasporto: se deve essere soldato, lo diventa, Ma non sarà mai questa la sua vera faccia e la sua vera missione. La libertà di movimento rappresentava e rappresenta uno dei principi fondamentali delle nostre missioni di pace perché solo attraverso il libero movimento di idee, informazioni, persone e merci si potrà sperare in una pace duratura in un mondo composto da più popoli.
Il Reggimento Genio Ferrovieri è un Reparto altamente specializzato e unico nel suo genere negli eserciti occidentali.
Quale unità "ferrovieri", il reggimento assolve compiti di ripristino, mantenimento e potenziamento di tratte ferroviarie; dispone di capacità di progettazione e realizzazione di opere ferroviarie complesse, quali linee e ponti ferroviari; conduzione di convogli e gestione di impianti ferroviari mediante controllo del traffico ferroviario anche in ambiente warfare con la costituzione di un Rail Movement Control Center (RMCC) a favore di un Land Component Command (LCC).
Quale unità Combat Service Support (CSS), il reggimento esprime tutte le capacità di un rgt. di supporto generale (mobilità, contro mobilità, protezione e supporto allo schieramento).
Quale unità "CAMPALGENIO", il reggimento è in grado di gestire in proprio un intervento infrastrutturale che comprende l'iter tecnico-amministrativo (progettazione e affidamento) e l'esecuzione dei lavori con maestranze militari, sia per il mantenimento delle infrastrutture militari che per il potenziamento, ammodernamento nuove realizzazioni (A/R).
Inoltre, assolve il compito della bonifica del territorio da ordigni bellici inesplosi nelle regioni Marche e Umbria e nelle province di Bologna, Forlì Cesena, Rimini e Firenze
La Bandiera di Guerra è decorata di una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito, una Medaglia di Bronzo e una Croce di Guerra al Valor Militare, una Croce d'Oro e una di Bronzo al Merito dell'Esercito.
La festa del reggimento, come per tutti i reggimenti del Genio, cade il 24 giugno, anniversario della battaglia del Piave (1918).

La Storia del Genio Ferrovieri
Il primo impiego del treno per scopi militari in Italia, si registra nel 1859 quando alcuni reparti del 1° e 2° Reggimento Pontieri vennero addestrati per l'esercizio della ferrovia per il trasporto degli eserciti franco-piemontesi impegnati nella seconda guerra d'indipendenza.
La nascita ufficiale dei "FERROVIERI" risale al 30 Settembre 1873, sancita con Regio Decreto n° 195.

Il Reggimento Genio Ferrovieri ha quindi 150 anni di storia.
Successivamente nel 1895 è stata realizzata una Brigata Ferrovieri autonoma composta da tutti i reparti ferrovieri già esistenti.
Durante il 1° conflitto mondiale il Reggimento fornisce una partecipazione imponente che si riassume nella costruzione di 147 Km. di linee ferroviarie complete di opere d'arte, 600 Km di decauville, nel ripristino di 144 ponti e nel trasporto di Grandi Unità nei diversi settori del fronte. Per il 2° conflitto mondiale il Reggimento Genio Ferrovieri mobilita 13 battaglioni ferrovieri di lavoro e 3 gruppi di esercizio linee su 5 sezioni ciascuno.
I reparti vengono impegnati su tutti i fronti, dall'Africa alla Russia, dalla Jugoslavia alla Francia alla Grecia.

Dopo la guerra e gli impegni post bellici, in data 1° ottobre 1957 il Reggimento è ricostituito su Compagnia Comando Reggimentale, 1° Battaglione Genio Ferrovieri, 2° Battaglione Genio Pontieri, Compagnia Esercizio linee. In data 29 giugno 1958, con solenne cerimonia, riceve la Bandiera di Guerra su cui è già appuntata la Medaglia di Bronzo al Valor Militare e cui si aggiunge una Croce di Guerra al Valor Militare al 1° Battaglione Ferrovieri guadagnata in Russia.
In data 1° gennaio 1962 il Reggimento Genio Ferrovieri assume in organico il 6° battaglione Genio Pionieri di Corpo d'Armata che verrà soppresso il 31 ottobre 1975. In data 1° febbraio 1964 il 2° battaglione Genio Pontieri torna alle dipendenze del 2° Reggimento Genio Pontieri. L'Unità viene rimpiazzata dal potenziamento della preesistente Compagnia Esercizio che in data 1° luglio 1965 diviene il 2° battaglione Genio Ferrovieri Esercizio.

In data 24 giugno 1984 viene concessa alla Bandiera del Reggimento una Croce di Bronzo al Merito dell'Esercito per il ripristino della linea Milano-Domodossola danneggiata da eventi atmosferici.

In data 20 giugno 1998, in occasione della Festa del Genio, celebrata presso la Scuola del Genio in Roma Cecchignola, al Reggimento è stata conferita la medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito per il lavoro svolto in Bosnia durante la missione IFOR-SFOR.

Nel corso del 2002 il Reggimento ha ceduto alle Ferrovie la tratta Chivasso-Aosta ridislocando il battaglione esercizio nella sede di Ozzano Emilia (BO).
Il 31 ottobre del 2017, a seguito della chiusura del Battaglione Esercizio, il Reggimento Genio Ferrovieri si è riconfigurato in un'unica sede, a Castel Maggiore (BO) con alle dipendenze un Battaglione che ha assunto la denominazione di "Battaglione Genio Ferrovieri".


Il Reggimento Genio Ferrovieri e la Prima Guerra Mondiale
L’opera svolta dal personale del genio ferrovieri a fianco dei ferrovieri civili nei grandi trasporti strategici fu notevolissima. In sintesi il Reggimento fornì una partecipazione imponente che si riassume:
• nella costruzione di 147 Km di linee ferroviarie complete di opere d’arte e in 600 Km di decauville;
• nel ripristino di 144 ponti;
• nel trasporto di Grandi Unità da un settore all’altro del fronte.
Dopo lo scioglimento delle unità mobilitate, al termine della grande guerra, il Reggimento venne ricostituito con la denominazione di Reggimento Genio Ferrovieri.
Il Reggimento Genio Ferrovieri e Seconda Guerra Mondiale
Fra le attività più impegnative furono quelle svolte sulla linea Postumia -Lungatico – Lubiana, interrotte da frane, sottopassaggi e tre viadotti demoliti; tra questi ultimi, il viadotto di Borownica, costituito da due ordini di 25 arcate, alto 42 metri, presentava una interruzione di oltre 220 metri, oltre a danneggiamenti e lesioni dei tronchi superstiti. Il ripristino di tale interruzione fu affidato, unitamente a quello di Stampetow, a un Raggruppamento di impiego (2°, 5° e 6° Battaglione).

Il ponte della Borownica, realizzato (Jugoslavia 1941) su quattro campate di ponte metallico n. 3 (Roth-Wagner), per una lunghezza complessiva di oltre 220 metri, richiese l’infissione di 260 pali battuti "a rifiuto", la costruzione di tre pile e l’incatenamento delle arcate del vecchio ponte, superstiti ma lesionate. I lavori di costruzione del ponte furono ultimati in poco più di due mesi.

Mentre l’opera più significativa realizzata nella campagna di Grecia fu la costruzione di un ponte stradale e ferroviario, operata dalla 9^ Cp. (II Battaglione) sul canale dell’istmo di Corinto.
Col ponte metallico n. 3 (Roth – Wagner) fu costruita una travata di 84 metri a sbalzo, a circa ottanta metri di altezza sopra il canale. In soli 25 giorni, con l’impiego di 400 genieri, il montaggio fu portato a termine.
Altra imponente e spettacolare realizzazione dei ferrovieri fu il viadotto del Brallo sulla linea Atene – Salonicco. In 19 giornate, con una forza media di 100 genieri, impiegando materiale Roth – Wagner, fu realizzata una travata continua di 36 metri, poggiante su due pile di 60 metri d’altezza.
Nella stessa campagna, i ferrovieri del genio operarono anche per:
- il ripristino del raccordo a scartamento ridotto, a livello del mare, che superava il Canale di Corinto su un ponte di barche;
- l’ampliamento dello scalo ferroviario del Porto del Pireo;
- la costruzione di un ponte ferroviario di 30 metri con materiale Kohl (ponte metallico n. 2) sulla linea Atene – Corinto – Patrasso.

L’8 ottobre del 1977 un’alluvione si portò via il ponte della ferrovia tra la stazione di Fondotoce e Feriolo (in Piemonte a pochi chilometri dalla Svizzera), interrompendo la linea Internazionale del Sempione, sulla quale ogni giorno transitavano 130 convogli, nazionali ma soprattutto internazionali. Per la ricostruzione fu chiamato in causa l’Esercito. Il reggimento Genio Ferrovieri in meno di otto mesi collocò un nuovo e avveniristico ponte in ferro a un’unica campata lungo 120 metri. Era la prima volta che una simile opera si realizzava in Europa e all’inaugurazione, il 27 maggio 1978, a Verbania arrivò il Ministro dei Trasporti Vittorino Colombo, che lo inaugurò insieme al Generale Eugenio Rambaldi e alla presenza delle autorità, tra cui l’allora sindaco Francesco Imperiale in una cerimonia raccontata al cinegiornale dell’istituto Luce . Per quell’impresa il Reggimento Geni Ferrovieri ottenne la Croce di Bronzo al merito dell’Esercito.

Scudo: Inquartato. Nel primo della Città di Torino che è d'azzurro al toro furioso d'oro cornato d'argento; nel secondo di porpora al tridente bizantino di Ucraina caricato con uno scudetto di azzurro; nel terzo della provincia di Campobasso che è di rosso, alla ghirlanda di spighe di grano con in mezzo una stella ad otto raggi; nel quarto della provincia di Bologna che è d'azzurro al leone rampante d'oro che leva un vessillo a tre fasce, di verde, d'argento con motto "Libertas" e di rosso.

Ornamenti esteriori: sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nella corona, scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda al lato dello scudo, rappresentativi delle ricompense al Valore. Sotto lo scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la concavità rivolta verso l'alto, il motto "Fervidis rotis ad metam".


Il Medagliere

Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito
Decreto
Unità impegnata in Bosnia - Erzegovina nell'ambito delle Operazioni IFOR e SFOR ha assolto con grande perizia e profonda abnegazione il delicato ed oneroso compito di riparazione e ricostruzione di numerosi tratti di ferrovia resi inutilizzabili da quattro anni di aspra guerra, favorendo, così, la ripresa del Paese. In particolare, pur operando in zone ad alto rischio, caratterizzate da un contesto operativo ed ambientale difficilissimo, a cavallo della linea di confrontazione interetnica in corrispondenza del corridoio della Posavina, gli uomini del genio ferrovieri hanno dimostrato in ogni circostanza straordinario valore, spiccato coraggio, raro senso del dovere, sprezzo del pericolo e totale dedizione, rendendo agibili circa 290 Km. delle principali linee ferroviarie bosniache, controllando nel contempo, per conto della NATO, lavori assegnati ad imprese civili sulla linea Volinja - Banialica - Doboj ed impedendo così l'acuirsi di ulteriori scontri tra le fazioni. Il reggimento genio ferrovieri ha così ottenuto, anche in ambito internazionale, vasti ed incondizionati riconoscimenti contribuendo ad elevare il prestigio delle Forze Armate Italiane e, più in generale, della Nazione (Bosnia, 1996 - 1997).

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 8 dicembre 1887
Per essersi distinta nel combattimento del Macerone (alla 6^ compagnia zappatori del 2° reggimento genio).

 

Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1947
Nella campagna al fronte orientale (Russia) ha assicurato, col suo fattivo lavoro, i rifornimenti alle truppe combattenti, riattivando e costruendo numerosi tronchi ferroviari.
Posto a difesa, durante la battaglia del DON, di un'importante postazione, ricacciava varie volte il nemico malgrado la sua forte superiorità di uomini e mezzi. In epica gara coi fanti ha combattuto per oltre tre giorni, offrendo una strenua resistenza finché, decimato negli uomini, per evitare il completo accerchiamento ripiegava su linee arretrate (Zona di Krasnogorowka, dicembre 1942 - al 1° battaglione ferrovieri)
.

 

Croce d'Oro al Merito dell'Esercito
Decreto
Unità già intensamente impegnata in Bosnia, il reggimento genio ferrovieri interveniva su specifica richiesta NATO con un proprio distaccamento in Kosovo per il ripristino della rete ferroviaria e per il movimento di convogli militari a favore di KFOR, UNMIK ed organizzazioni umanitarie. Nell'arco di oltre 18 mesi l'Unità controllava circa 200 km di linea, ne ricostruiva completamente 15 km, movimentava oltre 5000 convogli, trasportando più di un milione di tonnellate di merci e 210.000 passeggeri, in condizioni sempre molto difficili e spesso in situazioni di pericolo.

Da menzionare, in particolare, l'importantissimo contributo fornito alla libertà di movimento delle minoranze etniche attraverso il ripristino dell'attività di collegamento del treno passeggeri tra le stazioni di Kosovo Polje e Zvecan. Il reggimento genio ferrovieri ha fornito un contributo prezioso per la ripresa delle attività economiche in Kosovo, completando le proprie attività con il passaggio di responsabilità delle riattivate ferrovie Kosovare, alla compagnia UNMIK Railways. L'Unità ha contribuito in maniera determinante al positivo sviluppo della missione di KFOR, facendosi apprezzare per abnegazione, capacità tecnica ed ottima professionalità.
Il suo impegno le ha guadagnato l'ampia gratitudine della popolazione ed il profondo rispetto degli alleati, determinando un prezioso ritorno per il prestigio dell'Esercito Italiano e del Paese nel contesto multinazionale (Kosovo, 4 aprile 2001).

 

Croce di Bronzo al Merito dell'Esercito
Decreto 24 giugno 1984
A seguito del crollo del ponte ferroviario sul fiume Toce in località Verbania provocato dall'alluvione dell'ottobre 1977, il reggimento genio ferrovieri poneva in opera un materiale da ponte di nuovo tipo, impiegato per la prima volta in Europa, nella sua massima possibilità di (unica luce) di 120 metri. Veniva così tempestivamente ripristinata la linea Milano -Domodossola ed il normale svolgimento dell'intenso traffico ferroviario sino alla ricostruzione del ponte definitivo.

Tale realizzazione - e la successiva fase di smontaggio avvenuta anni dopo - imponevano il superamento di enormi difficoltà tecniche, dovute alla mancanza di precedenti esperienze ed alle difficili condizioni ambientali.
L'opera, la cui novità ed arditezza sono state oggetto di interesse ed apprezzamento da parte dei tecnici delle ferrovie dei principali paesi del mondo, ha dimostrato l'elevato livello di professionalità del Reggimento ed ha suscitato l'unanime riconoscenza della popolazione (Zona di Verbania, 1978 - 1982).

 

Il Convoglio Ferroviario di Pronto Intervento del Genio Ferrovieri.

Il Convoglio ferroviario di pronto intervento, realizzato presso la sede del Reggimento Genio Ferrovieri in Castel Maggiore (Bo), rappresenta il mezzo nuovo dell'Esercito per interventi nell'ambito della protezione civile e della sicurezza nazionale. In questi casi per le sue caratteristiche tecniche e funzionali, il Convoglio può essere prontamente utilizzato quale sede operativa mobile per un Comando medio - alto. In altra configurazione può consentire ad un'unità a livello Compagnia del Genio (Ferrovieri o di altra specialità) tempestività di intervento e completa autonomia logistica in ogni zona servita dalla rete ferroviaria, in occasione di interventi per lavori tipici del Genio.
Il progetto e la realizzazione di questa opera sono stati affidati dallo Stato Maggiore Esercito interamente al Reggimento Genio Ferrovieri che ha svolto i lavori di ristrutturazione su vetuste carrozze cedute in uso gratuito dall'Azienda Autonoma delle FS all'Amministrazione Difesa. Le maestranze impiegate, tratte completamente da personale di leva, attraverso un'opera di artigianato laboriosa e paziente hanno dato prova di elevate capacita professionali e rendimenti apprezzabili. Durante i 6 anni di attività l'equipe tecnica del Reggimento, nuova per un lavoro così atipico rispetto a quelli d'istituto, ha superato notevoli difficoltà, realizzando veicoli ferroviari che rivestono carattere di prototipi. La collaborazione che esiste fra FS e Rgt.G.Fv. si è manifestata nella fattispecie del Convoglio, attraverso la consulenza tecnica delle Officine G.R. di Bologna e Vicenza. I lavori di ristrutturazione, contemplati in due progetti successivi e distinti, hanno interessato: 9 carrozze, 2 bagagliai e 2 carri cisterna.
La perizia compiuta sulle carrozze assegnate evidenziò subito la necessità di un radicale risanamento. Delle vecchie vetture è stata, infatti, utilizzata solo la struttura portante, mentre si è provveduto alla costruzione ex novo di tutte le altre parti previste dal progetto. Ora, a lavoro concluso, difficilmente si riescono ad individuare le 60 e più lavorazioni che hanno contraddistinto l'intera opera e che acquistano rilievo non tanto per la loro intrinseca consistenza, quanto per le condizioni generali e per la totale assenza di riferimenti con cui sono state eseguite. Sicuramente gli 800 specializzati di leva che vi hanno preso parte riconoscono in ogni singolo pezzo il loro autografo... Per la costruzione del Convoglio il Rgt.G.Fv. ha allestito un nuovo cantiere dove 50 presenze giornaliere fra tecnici, assistenti ai lavori, disegnatori, contabili, magazzinieri, saldatori, fabbri, carpentieri, muratori, aggiustatori, falegnami, idraulici, carrozzieri, elettricisti, elettronici, esperti radio e in telefonia, meccanici, motoristi, chimici hanno dato vita ad un programma di lavoro del tipo industriale. Si ritiene opportuno elencare alcune lavorazioni allo scopo di valorizzare l'opera compiuta dalle maestranze nei sei anni di attività: smontaggio degli arredi e delle pareti interne, del cielo e del pavimento; rimozione della precedente coibentazione in amianto mettendo in atto tutte le misure di sicurezza che una tale operazione comporta; derugginizzazione chimica; asportazione delle lamiere più ossidate; sostituzione dei finestrini; chiusura delle luci di testata; trattamenti di antiruggine; rifacimento del pavimento; rifacimento del tetto; costruzione di cassoni e serbatoi; rifacimento della carpenteria metallica interna; applicazione dell'antirombo e della nuova coibentazione; montaggio degli impianti: idraulico, elettrico, di potabilizzazione, riscaldamento, aria condizionata, illuminazione, ventilazione, igienico - sanitari, cucina, apparecchiature radio e telefoniche; costruzione delle porte interne, dei mobili di arredamento, verniciatura esterna e costruzione di centinaia di manufatti che non è possibile menzionare singolarmente. Nel complesso sono state necessarie 540.000 h/uomo. Ma il convoglio, al di là di un risultato tangibile sia pure notevole, raggiunto in un silenzioso lavoro di gruppo, è stato il mezzo attraverso il quale i militari che vi hanno lavorato si sono arricchiti dì esperienze professionali e di valori umani e morali che esaltano la figura del buon militare e quella del buon cittadino.

Convoglio Ferroviario di Pronto Intervento.
Composizione:

(12 carrozze + 2 carri cisterne):
- n. 1 Carrozza operativa;
- n. 1 Carrozza decisionale;
- n. 1 Carrozza alloggiamento operatori;
- n. 1 Carrozza Comando e alloggiamento Ufficiali e Sottufficiali;
- n. 4 Carrozze alloggiamento truppa;
- n. 1 Carrozza refettorio;
- n. 1 Carrozza cucina;
- n. 1 Carrozza Servizi Impianti;
- n. 1 Carrozza bagagliaio
- n. 1 Carro cisterna stoccaggio;
- n. 1 Carro cisterna di trasporto.
La composizione del Convoglio può variare a seconda delle esigenze operative e di lavoro che si richiedono nel momento contingente.
Caratteristiche tecniche
- energia elettrica tornita da 2 gruppi elettrogeni da 100 KVA e 60 KVA;
- impianto idraulico pressurizzato con gruppo di pompaggio e distribuzione in rete di acqua potabile;
- impianto di potabilizzazione formato da un set di filtri per il trattamento dell'acqua;
- carro cisterna di trasporto per il rifornimento d'acqua;
- carro cisterna di stoccaggio per la conservazione dell'acqua potabilizzata;
- servizi igienico - sanitari dotati di wc chimico, doccia e lavabi con acqua calda e fredda;
- riscaldamento ad aria calda e
ventilazione forzata mediante caldaie Webasto da 9500 kcal./h.;
- aria condizionata nelle 3 carrozze operative e nella carrozza refettorio;
- cucina a gas dotata di bollitore e bistecchiera su piastre elettriche, forno, friggitrice, lava verdura, frigoriferi e apparecchiature varie di cucina;
- distribuzione pasti su linea self-service;
- refettorio con 68 posti e relativo locale per lavastoviglie;
- televisione a colori sulla carrozza refettorio;
- impianto di diffusione;
- telefono con possibilità di collegamento alla rete militare, civile ed FS;
- centro trasmissioni dotato di
apparecchiature radio e telefoniche che garantiscono efficienza e sicurezza nei collegamenti.
- nucleo informatica pronto impiego

Caratteristiche funzionali
- alloggiamento: 90 posti letto;
- vettovagliamento: 150 past/h.;
- viveri: accantonabili nel magazzino derrate annesso alla cucina;
- materiali: su 2 magazzini nella carr. servizi;
- officina per piccole riparazioni;
- posto medicazione con attrezzature elettromedicali per il pronto soccorso;
- sala operativa;
- sala decisionale;
- sala briefing con attrezzatura audiovisiva;
- locale dattilografi;
- locale archivio ed inoltro messaggi;
- locale proiezioni, sviluppo fotografico;
- bouvette.
Impiego, gestione e condotta
- modalità: richiesta all'Ufficio Movimento e Trasporti dello SME;
- approntamento del treno: 5 ore;
- partenza da Castel Maggiore
mediamente entro 6-10 ore dalla richiesta di intervento;
- velocità del Convoglio: 120 Km/h.;
- zona di sosta su un tratto di linea di 200 mt (con possibilità di sosta su 2 binari paralleli);
- personale per la gestione e la manutenzione 3 SU + 6 militari specializzati;
- personale per la condotta: 1 capotreno; 2 macchinisti; 1 conduttore (detto personale può essere tratto da personale militare o civile a seconda della disponibilità);
- autonomia: 5 o 6 giorni al compimento dei quali il Convoglio deve essere rifornito.

Il Reggimento ha il compito di eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria di raccordi ferroviari militari, provvedere al montaggio di piani caricatori militari scomponibili, costruire ponti metallici stradali e ferroviari, fornire rinforzi di personale (Volontari capistazione, macchinisti, deviatori-manovratori ed operai all’armamento) alle Ferrovie quando necessario (calamità naturali, agitazioni sindacali, ecc…).
Il Reggimento, che dipende per l'impiego ferroviario nazionale dal Comando Logistico dell'Esercito e per tutti gli altri compiti operativi dal COMFOTER attraverso il Comando Genio, è alimentato da personale professionista ed è strutturato su un Battaglione Armamento e Ponti ed un Battaglione Esercizio.
In relazione ai suoi compiti, è evidente e naturale che il Reggimento mantenga un certo rapporto di collaborazione con le Ferrovie Italiane.


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