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Ultimo aggiornamento: martedì 06 ottobre 2015
LA BANDIERA DEL 10° REGGIMENTO GENIO GUASTATORI
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto presidenziale 07 dicembre 1951 - ALLA BANDIERA DELL'ARMA DEL GENIO – PER IL XXVII BATTAGLIONE (...) Durante aspro combattimento, con grande abilità e valore apriva un passaggio attraverso un munitissimo campo minato, sotto violenta e micidiale azione avversaria. In successivi combattimenti, i suoi reparti, lavorando e combattendo giorno e notte senza sosta, contribuirono a spianare la via ai fanti della divisione e ad ostacolare l'irruenza di mezzi corazzati nemici (...). EL MECHILI - SEGNALI – AIN EL GAZALA TOBRUK – MARSA MATRUK – EL ALAMEIN (AFRICA SETTENTRIONALE), 26 Maggio – 30 luglio 1942.
MEDAGLIA DI BRON70 – Decreto 31 dicembre 1947. STENDARDO DEL XXV BATTAGLIONE MISTO GENIO "BOLOGNA". In 38 mesi di permanenza in Africa Settentrionale, dei quali 29 di guerra combattuta nella organizzazione di posizioni difensive a contatto del nemico, partecipava con fanti ed artiglieri ai pericoli ed alla gloria dei combattimenti con largo ed intelligente impiego di mezzi d'arresto. Per il generoso sacrificio di sangue e la cooperazione sul campo di battaglia (...). ZONA DI OPERAZIONE, settembre 1939 – novembre 1942.
CROCE DI GUERRA – Decreto 31 dicembre 1947. BANDIERA XL GRUPPO LAVORATORI (CENTRO MOBILITAZIONE 10° REGGIMENTO GENIO) Ha partecipato alla campagna al fronte orientale (Russia) dal dicembre 1942. Ha contribuito efficacemente, durante la battaglia del Don, alla difesa di varie località offrendo generoso e nobile contributo di sangue. – FRONTE RUSSO, dicembre 1942 – gennaio 1943.
CROCE D’ARGENTO AL MERITO DELL’ESERCITO
“Reggimento genio guastatori
inserito nella Joint Task Force - Iraq nell'ambito dell'operazione
"Antica Babilonia", con consapevole coraggio, singolare abnegazione,
sovrumano impegno e straordinario spirito di sacrificio, in maniera
continua ed eccezionalmente incisiva, si adoperava per circa quattro
mesi per assicurare il successo della missione, nonostante la situazione
di generale pericolo e di grande incertezza, caratterizzata dall' accesa
contrapposizione di frange terroristiche, nonché da condizioni
ambientali e climatiche proibitive. In tale contesto, gli Ufficiali, i
Sottufficiali e i graduati del 10° Reggimento, consapevoli dell'
importanza delle funzioni che gli erano state attribuite e ricchi di
esperienze per le pregresse partecipazioni ad altre operazioni fuori
area, si distinguevano per ammirevole serenità, giusta determinazione,
indefettibile generosità, eccezionale sensibilità umana, incondizionata
disponibilità e incredibile slancio nell'assolvimento dei molteplici
compiti, sia per soddisfare le più disparate e complesse attività
operative e di protezione del contingente italiano, sia per migliorare
le condizioni di vita delle genti locali. Per tutto il periodo di
permanenza, gli uomini del 10° Reggimento superavano i pericoli e le
difficoltà, senza sosta e riposo, profondendo le migliori energie
fisiche, morali, intellettuali e professionali a favore della
popolazione, riscuotendo nella propria area di responsabilità,
coincidente con la provincia di Dhi Qar, la meritata fiducia e il sempre
più ampio consenso che si sono rivelati risolutivi per isolare le
fazioni ostili al processo democratico di ripresa sociale, politica ed
economica ed al ripristino delle normali condizioni di vita in Iraq. In
particolare, conducevano, con altissimo senso del dovere, interventi
importantissimi per le condizioni di sicurezza e vivibilità mediante la
ricerca e bonifica di mine ed ordigni esplosivi, e realizzavano
tempestivamente, con rara perizia, consistenti e complessi lavori sugli
argini del fiume Eufrate per contrastare una imminente esondazione in
prossimità della città di An Nasiriyah e Suq Ash Shuyukh. Fulgido
esempio di unità, straordinariamente motivata e coesa, che ha
evidenziato nei suoi uomini elevatissima professionalità, non comune
senso di responsabilità, concreta saldezza morale, consapevole coraggio
ed elevate virtù militari, contribuendo in maniera determinante al
successo delle operazioni in Iraq ed esaltando significativamente il
prestigio dell'Italia nel contesto internazionale".
MEDAGLIA DI BRONZO AL MERITO DELLA C.R.I.
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